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Politica | 28 ottobre 2025, 10:50

Piazza Europa: non c’è pace per i cedri. In Consiglio comunale a Cuneo scintille tra maggioranza e opposizioni

Dopo la sospensione dei lavori da parte del Consiglio di Stato e in attesa del pronunciamento del Tar nel merito del progetto, c’è il rischio di perdere il finanziamento che fissava la conclusione dell’intervento a giugno 2026. L’assessore Pellegrino: “Non avete compreso il senso profondo della riqualificazione”.  Le minoranze compatte: “Cocciuti nel voler abbattere gli alberi”

Piazza Europa: non c’è pace per i cedri. In Consiglio comunale a Cuneo scintille tra maggioranza e opposizioni

Cuneo. Riqualificazione di Piazza Europa. L’abbattimento dei cedri, come vuole la maggioranza Manassero di centrosinistra, o il loro mantenimento, difeso da tutte le opposizioni, continua ad alimentare lo scontro tra i banchi dell’Assemblea municipale.  Così è stato anche lunedì, anche se è parso che la “querelle” potrebbe essere alle battute finali. Il Consiglio di Stato ha sì accolto, con l’ordinanza pubblicata il 3 ottobre, il ricorso presentato dall’Associazione Di Piazza in Piazza e dal Comitato Sos Cedri, in cui si chiedeva di sospendere la Delibera di Giunta con la quale è stato approvato l’esecutivo dell’intervento che mette in cantiere il taglio degli alberi.

Ma nel merito del progetto occorre attendere il pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte, convocato il prossimo 16 dicembre.  Se dovesse dare ragione alla Giunta, Di Piazza in Piazza e Comitato Sos Cedri, hanno già annunciato un nuovo ricorso al Consiglio di Stato. Quindi, i lavori non potranno partire per chissà quanto tempo. Con, invece, la data della loro conclusione fissata a giugno 2026 praticamente impossibile da rispettare, ma indicata come termine ultimo dalla Presidenza del Consiglio dei ministri che attraverso il Bando periferie finanzia il progetto (3,3 milioni di euro). E avendo, tra l’altro, già assegnato l’appalto all’impresa Sam Costruzioni di Cherasco. Soluzioni? Tornare a Roma per chiedere un’ulteriore proroga dei tempi di attuazione del progetto oppure, se bocciato definitivamente in Tribunale, rivederlo prevedendo il mantenimento degli alberi. Però, con la necessità, in questo caso, di reperire nuovi finanziamenti.

[I cedri di piazza Europa]

La richiesta delle minoranze

La decisione del Consiglio di Stato ha di fatto ridato entusiasmo e compattato ancora una volta sul tema le minoranze presenti nell’Assemblea municipale. Tutte d’accordo, da sinistra a destra, passando per gli Indipendenti, alla riqualificazione della piazza, ma senza l’abbattimento dei cedri. Sono state, infatti, ben quattro le interpellanze presentate dai banchi dell’opposizione da Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia), Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni), Paolo Armellini (Indipendenti) e Beppe Lauria (Lauria Lista Civica). Diverse le articolazioni, ma tutte con un paio di domande finali: alla luce dell’Ordinanza del Consiglio di Stato come intende procedere l’Amministrazione e non ci può essere un ripensamento sull’opera prevista?

[Claudio Bongioanni, consigliere di Cuneo Mia]

[Ugo Sturlese, Cuneo per i Beni Comuni]

La risposta dell’assessore Pellegrino

I consiglieri di maggioranza non sono intervenuti, lasciando la risposta e la difesa dell’intervento all’assessore Luca Pellegrino. Che è stato chiaro: “I lavori risultano sospesi, ma il progetto approvato e appaltato al momento non è stato annullato. Non essendoci stata valutazione contraria attenderemo la sentenza del Tar Piemonte prima di fare qualsiasi ulteriore passo. Non riteniamo utile al momento convocare una Commissione, in quanto gli effetti dell’intervento, tra cui l’inizio lavori, risultano semplicemente sospesi. L’intervento, a oggi, non è mai risultato bocciato in nessuna sede”.

E ancora: “Dispiace che continui a non essere compreso il senso profondo della riqualificazione immaginata e la portata delle ricadute positive che essa comporterebbe. Come ogni intervento urbanistico, anche questo avrebbe effetti benefici, analoghi a quelli prodotti dalle opere già realizzate come in via Roma o nella piazza ex Foro Boario”.

Quindi, la conclusione: “Sicuramente, vista la scadenza dei lavori a fine giugno 2026, questa sospensione mette in forte dubbio la fattibilità nei tempi del progetto e avvicina la possibilità che il finanziamento di 3,3 milioni di euro a favore della città di Cuneo possa essere revocato”.

[L'assessore Luca Pellegrino]

La replica delle opposizioni

Claudio Bongiovanni di Cuneo Mia ha ringraziato “le tante persone che hanno dato dimostrazione di attaccamento alla città, difendendo con costanza e determinazione i valori ambientali e culturali e storici di piazza Europa. Sulla riqualificazione dell’area  la maggioranza non ha ascoltato i cittadini, non ha cercato il consenso e ha dimenticato che i luoghi pubblici sono beni comuni. Ha gestito la questione dimostrando nessuna familiarità con la democrazia partecipativa. Abbiamo chiesto più di una volta alla maggioranza di ragionare insieme una soluzione. Anche questa volta avete respinto la nostra proposta e quella di tanti cittadini”.

Ugo Sturlese di Cuneo per i Beni Comuni ha sottolineato “la cocciutaggine mantenuta dalla Giunta nel sostenere un progetto che nel dibattito ha raccolto severe critiche non solo da parte delle minoranze  del Consiglio comunale, ma soprattutto da parte della cittadinanza anche strutturata in Gruppi spontanei organizzati, da Associazioni ambientaliste, da esperti del settore, che hanno prodotto relazioni scientifiche documentate, E in ultimo, dal Consiglio di Stato che ha scritto nell’Ordinanza come l’abbattimento dei cedri sia irrazionale e immotivata in quanto gli alberi non risultano precari o poco stabili o pericolosi per la sicurezza urbana, ma al contrario sani e vigorosi. Avete commesso un errore e lo dovete correggere”.

Paolo Armellini del gruppo Indipendenti ha affermato: “Grazie a tutti coloro che hanno creduto fino in fondo alla possibilità di salvare dal crimine ambientale del taglio dei dieci cedri. Dobbiamo applicare e difendere sempre, anche quando non ci fa comodo, la Costituzione e, nel caso di piazza Europa, in particolare quanto dice la modifica dell’articolo 9 che ha inserito la tutela dell’ambiente nell’interesse delle future generazioni. Introducendo il concetto della consapevole responsabilità e sensibilità ambientale da parte dei cittadini e delle Pubbliche Amministrazioni. Responsabilità e sensibilità che mancano nell’attuale maggioranza”.

Beppe Lauria di Lauria Lista Civica: “Oggi stiamo celebrando il fallimento di una scelta sbagliata. Lo abbiamo sottolineato in tutti i modi, ma vi dico anche: non sia poi la scusa da parte vostra per affermare che non volevamo la riqualificazione della piazza. Ci siamo sempre resi disponibili a condividere l’intervento, come ci siamo sempre resi indisponibili all’abbattimento delle piante. Prendete in mano l’occasione per rivedere il progetto e per fare, una volta tanto, tutti quanti insieme, il bene di questa città, trovando il punto di unione sulla sistemazione dell’area. Anche perché, probabilmente non ci saranno più i tempi utili per attuare i lavori e, di conseguenza, i soldini per realizzare l’intervento. Questa volta vi tocca fare dietrofront”.   

Sul tema è intervenuto anche Franco Civallero di Forza Italia per ribadire la compattezza delle opposizioni sul tema: “L’idea su piazza Europa delle minoranze è quella del buon senso. I cedri devono rimanere. Forse perderemo i soldi, ma se chi doveva amministrarli li ha amministrati male non è colpa nostra. A tanta testardaggine della maggioranza c’è una sola spiegazione: avete voluto vendicarvi nei nostri confronti, perché siamo stati contrari alla costruzione del parcheggio sotterraneo nell’area”.

La storia della riqualificazione di piazza Europa è ormai lunga e travagliata. Come si concluderà? Nei prossimi mesi, comunque vada, quasi certamente, si scriverà la parola fine.     

[Beppe Lauria, gruppo Lauria Lista Civica]

[Paolo Armellini, gruppo Indipendenti]

Sergio Peirone

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