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Politica | 16 gennaio 2023, 12:56

Imperia, “La Ciclabile di Scajola? Una sequela di errori”: opposizioni all’attacco (foto e video)

Viabilità, navette a guida autonoma, semafori, interruzioni, parcheggi, auto sulI’Incompiuta nel mirino delle minoranze

Imperia, “La Ciclabile di Scajola? Una sequela di errori”: opposizioni all’attacco (foto e video)

Opposizioni all’attacco sulla Ciclabile: i consiglieri di minoranza Guido Abbo ed Edoardo Verda (Imperia al Centro), Fabrizio Risso (Pd) e Roberto Saluzzo (Imperia di tutti) hanno incontrato la stampa per illustrare i loro dubbi sui progetti della Ciclabile voluti dall’amministrazione Scajola.   

La pista ciclabile -ha introdotto la conferenza stampa Verdaera stata progettata, larga, sicura destinata a pedoni e biciclette. Con le scelte fatte da Scajola, prima fra tutte quella della navetta a guida autonoma, mette a repentaglio la sua bellezza e la sua funzionalità.  La città merita di conoscere meglio quest’opera e le scelte che sono state fatte che rischiano di far perdere opportunità domani”.

Navetta, rotonda di Borgo San Moro, i semafori, senso unico sugli argini non siamo d’accordo. Emblematica la navetta che riduce lo spazio per pedoni e biciclette. È sbagliata anche perché e una infrastruttura che non renderà migliore la viabilità, solo 2/3 kilometri che non rappresentano un radicale cambiamento del trasporto pubblico locale.  Al massimo delle sue capacità sull’asse Oneglia - Porto Maurizio potrà soddisfare il passaggio di 108 passeggeri all’ora per direzione. Un investimento inutile che costa svariati milioni di euro, noi proponiamo di rinunciarvi”.

Sottolinea Guido Abbo: “Un progetto pieno di interferenze, la prima tra il Catasto e il Comune, poi la rotatoria di Borgo San Moro con i semafori, con via Trento prevista a senso unico al contrario rispetto a quello di oggi. Arrivando da via Garessio c’è una corsia sola, quindi ci si deve fermare”.   

"Le nostre proposte? Uno studio del traffico pensando alle infrastrutture viabilistiche. Sul tratto della Galeazza ci sono 3 tavole, come fanno a chiamarlo progetto esecutivo? Sono previsti dei parcheggi senza la possibilità di fare inversione. Basta fare scelte, anche impopolari o biciclette o auto. La scelta è chiudere alle auto dalla Rabina in poi, rinunciando, però, a 100 posti auto. L’alternativa sul piazzale della Rabina si possono ricavare il doppio dei parcheggi con un riempimento sul quale si potrebbe far pagare anche la discarica”. 

Provocazione che speriamo serva da stimolo nei confronti di questa amministrazione – ha soggiunto Saluzzo – a giudizio del gruppo che io rappresento ci sono anche molte altre criticità che riguardano la mobilità nel suo complesso. È necessario uno sviluppo organico che tenga conto dell’inclusività. Nessuno di noi vuole rallentare i lavori, ma non è tollerabile creare nuove barriere architettoniche. Oltre a una visione tecnica ci deve essere una visione etica, non si possono spendere i soldi tanto per… La navetta? Ritengo che sia costosissima, 5 milioni di euro che non possono essere spesi malamente. Paradigmatico è il sottopasso dell’Argine sinistro. Potrà transitare la navetta per la stazione, ma non una mamma con una carrozzina. Non esiste poi alcuna ordinanza che vieta ai pedoni di passare”.

La Ciclabile doveva dare risposte non solo dal punto di vista turistico ma anche viabilistico, l’obiettivo era creare una direttrice principale e tante secondarie di collegamento. La proposta di allargamento del parcheggio della Rabina permette di mantenere un tratto incontaminato. Sul discorso del Tpl occorrerà fare un piano del traffico, il rischio è che i numeri siano così piccoli da non dare risposte. Restiamo disponibili a un confronto con l’Amministrazione”. 

Diego David

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