Il Nazionale

Politica | 30 dicembre 2022, 17:57

Il Pd si prepara alle Regionali: "Noi classe politica di governo". Per la scelta del Presidente si pensa alle Primarie: Chiamparino non si ricandida

Il Partito Democratico annuncia battaglia con la soglia di sbarramento al 4% proposta dalla Lega, sperando anche di ricucire coi Moderati

Il Pd si prepara alle Regionali: "Noi classe politica di governo". Per la scelta del Presidente si pensa alle Primarie: Chiamparino non si ricandida

Un anno e mezzo. È il tempo che resta al centrosinistra per cercare di crescere nei consensi e strappare, nel 2024, la Regione al centrodestra di Alberto Cirio. Un percorso con diversi ostacoli, a partire dalla modifica della legge elettorale proposta dalla Lega, che vuole fissare al 4% la soglia di sbarramento per i partiti. Una variazione che se passasse renderebbe difficile l'elezione di quelle formazioni che oscillano attorno a quella percentuale di consensi, dalla civica Monviso guidata dal presidente dei Farmacisti torinese Mario Giaccone, così come per i Moderati. E anche il partito guidato da Portas rappresenta un grosso punto interrogativo. In questi mesi il leader Mimmo e i suoi "sodali" si sono più volte mostrati vicino al centrodestra, dopo il netto strappo alle Politiche con il centrosinistra. All'epoca i Moderati invitarono pubblicamente a non sostenere il Pd. 

Furia: "Cdx non può fare legge elettorale per vantaggio coalizione" 

E proprio sulla soglia di sbarramento, anche in ottica di rinnovare l'alleanza con Portas & Co, il Partito Democratico annuncia battaglia. "Va rivista - commenta il segretario regionale uscente Paolo Furia - perché non esiste che il centrodestra si faccia una legge elettorale per il vantaggio della propria coalizione". Altro ostacolo verso il 2024 è la necessità di aumentare i consensi al di fuori di Torino. Se nel capoluogo piemontese il centrosinistra è sempre vincitore, nel resto del territorio la fa da padrone il centrodestra. "Abbiamo riguadagnato - commenta Furia - Alessandria e Omegna. Abbiamo cominciato un percorso sul Piemonte 2 e vogliamo intensificarlo". 

Rossi segretario regionale 

Un segnale di vicinanza alle province potrebbe essere la candidatura alla segreteria regionale del novarese Domenico Rossi, che succederebbe al biellese Furia. "Nessuna candidatura - ha commentato Rossi - è di un singolo e non sta in piedi se non si costruiscono intorno dei ragionamenti comuni"

Primarie per il Presidente 

Se al momento, come spiega il capogruppo regionale Raffaele Gallo, per definire chi sarà il candidato presidente della Regione "è prestissimo, si ragiona prima sui temi e che sui nomi, poi ci confronteremo con gli alleati", il metodo di scelta potrebbe essere quello delle "Primarie". A confermalo anche Daniele Valle, che da tempo viene additato come il possibile aspirante governatore per il centrosinistra. Il modello potrebbe essere quello che ha portato all'elezione del sindaco Stefano Lo Russo. 

Chiamparino non si ricandida 

"Si è coagulato  - ha spiegato il vicepresidente regionale - un gruppo di consiglieri regionali che hanno dimostrato esperienza politica e di governo. Di saper lavorare insieme come squadra sul territorio e sui temi. È un percorso analogo a quello che è capitato sul Comune di Torino: questo gruppo sarà il protagonista di quello che costituiremo per il 2024". E l'endoserment più importante arriva da Sergio Chiamparino, che confermando di non volersi ricandidare alla Regione ha commentato: "La nostra è una classe dirigente politica di governo, all'esatto opposto di una destra fracassona. La partita è tutt'altro che chiusa" per le elezioni. 

Cinzia Gatti

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