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Politica | 23 ottobre 2025, 08:00

Centro storico, nasce il Forum Permanente: al centro sicurezza e sostegno alla fragilità

Si è svolto il primo incontro con cittadini, istituzioni e associazioni per trovare soluzioni ai problemi che attanagliano le aree calde della città, dalla Maddalena al Ghetto

Centro storico, nasce il Forum Permanente: al centro sicurezza e sostegno alla fragilità

Ha preso il via il "Forum permanente per il centro storico", un percorso di incontri che mira a far dialogare istituzioni e cittadini per trovare soluzioni strutturali ai problemi di una delle zone più delicate della città. Il primo appuntamento, tenutosi alcune sere fa, ha messo a fuoco la zona del Ghetto e Maddalena, definita "la zona più calda", con una partecipazione di una cinquantina di persone, inclusi soggetti istituzionali e cittadini non invitati.

Il forum nasce dalla volontà della giunta municipale e dei consiglieri di maggioranza di "progettare insieme" ai cittadini, agendo da "ponte" tra il lavoro istituzionale della sindaca e della Prefettura e le esigenze della cittadinanza. I soggetti invitati spaziano dal terzo settore e le associazioni, al Distretto Sociale ATS e ASL (sanità), scuole, università, comitati civici (CIV territoriali) e Polizia Locale.

Il dibattito ha identificato due grandi priorità che non possono essere disgiunte.

La prima è la sorveglianza e la garanzia dei diritti di cittadinanza dei residenti, ovvero il diritto di essere "liberi di uscire di casa, di andare a lavorare, di rientrare da scuola", un diritto che riguarda "cittadini italiani e stranieri, per tutti”, come ha voluto ribadire la presiedete del Municipio Simona Cosso.

La seconda priorità è la necessità di far rientrare nella collettività la fragilità e il disagio sociale, come le tossicodipendenze, il problema di chi è "senza dimora", e la prostituzione. Per affrontare ciò, si è parlato di "politiche di riduzione del danno" e di una "presa in carico" socio-sanitaria.

Un tema urgente emerso dai lavori - che hanno incluso una divisione in tre tavoli tematici per zone (Banchi/San Luca/Maddalena, Ghetto, Pré) - è la necessità di decomprimere il ghetto. In questo rientra anche lo spostamento del Drop In di vico Croce Bianca, che nelle scorse settimane è stato al centro di un sopralluogo da parte della sindaca Salis e di un incontro che la stessa ha avuto in Prefettura. 

Cosso, a proposito, ha ribadito che non si tratta né della chiusura del drop-in stesso, né della chiusura dell'ambulatorio sociale. Al momento non è ancora stata individuata una nuova sede idonea ad accogliere il Drop In anche se le ipotesi sul tavolo sono diverse.

La questione del disagio è in forte correlazione all'indebolimento dei SERD, i servizi per le Dipendenze. La mancanza di risorse in questi servizi fa sì che l'assenza di una risposta per la tossicodipendenza non sia solo un problema individuale, ma diventi un "problema collettivo".

Il concetto centrale resta quello della necessità di ripensare a una diversa destinazione d’uso del centro storico. Il binomio repressione o animazione sociale per i vicoli della città vecchia deve essere superato ma è fondamentale individuare quelle che per Cosso sono ‘funzioni di pregio’, attività non solo commerciali capaci di catalizzare nuovi flussi di percorrenza.

Esempi di queste "funzioni di pregio" potrebbero includere la creazione di un centro universitario o di spazi di lavoro, e la revisione della rete commerciale. Proposte che certo non sono esenti da problemi da affrontare come, per esempio, l’innalzamento degli affitti che rendono meno abitate determinate zone con conseguenti chiusure a catena delle attività commerciali e dei presidi sociali.

Per dare concretezza alle idee, è stata avanzata l'ipotesi di coinvolgere i "dirigenti dell’amministrazione" e le figure apicali che lavorano nell’urbanistica e nello sviluppo, affinché la progettazione vada "al di là" e sia sostenuta da professionalità tecniche che sul territorio potrebbero trovare una nuova casa per le proprie attività lavorative.

Il percorso proseguirà in tre tappe: dopo il primo incontro su Banchi, San Luca, Pré, Maddalena e Ghetto, seguirà un tavolo dedicato alla zona della Darsena, Carmine e Lagaccio, divenuto di fatto un’estensione del centro storico, e un terzo appuntamento incentrato sul Molo, che affronterà anche il tema degli affitti brevi e della movida.

Isabella Rizzitano

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