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Politica | 22 ottobre 2025, 10:37

Termovalorizzatore in Val Bormida: summit con Ripamonti nella sede della Lega. Oggi incontro tra i sindaci

Nell'incontro con l'assessore regionale affrontate tematiche temi tecniche e normativiesugli inceneritori

Termovalorizzatore in Val Bormida: summit con Ripamonti nella sede della Lega. Oggi incontro tra i sindaci

È sempre più forte il “pressing” politico e istituzionale attorno al progetto del termovalorizzatore in Val Bormida. Oggi è previsto un incontro a Carcare tra i sindaci di Cairo Montenotte, Carcare (che è l'unico comune a guida centrosinistra all'incontro), Cengio, Millesimo e la Provincia di Savona, convocato per discutere il futuro impianto che dovrebbe smaltire i rifiuti dell'intera regione e valutarne la possibile localizzazione.

Il tema è stato al centro anche della riunione di ieri sera, 21 ottobre, nella sede della Lega, alla presenza dell’assessore regionale Paolo Ripamonti, del direttivo, degli iscritti e dei simpatizzanti del Carroccio. Un incontro definito “interno e informativo”, incentrato sugli aspetti tecnici e normativi del progetto, ma che conferma come la Regione, e in particolare l’assessore leghista, stia spingendo con decisione sulla realizzazione dell’impianto.

Ripamonti, dopo le dichiarazioni rilasciate in occasione degli 80 anni dell’Unione Industriali e ribadite anche ieri nella sede di Confcommercio, ha spiegato che il termovalorizzatore rappresenterebbe un’opportunità per il territorio. Secondo l’assessore, infatti, chi si aggiudicherà la realizzazione dell’impianto potrebbe essere chiamato a investire risorse economiche importanti a beneficio della Val Bormida, con un ritorno diretto per i Comuni coinvolti. Insomma, si tratterebbe di centinaia di migliaia di euro che, per le esangui casse di piccoli Comuni, farebbero la differenza.

Sul tavolo ci sarebbero due ipotesi di localizzazione: Scarpino e la Val Bormida. La prima, tuttavia, presenterebbe criticità logistiche, a partire dalla mancanza di un collegamento ferroviario diretto, oltre a un contesto politico complesso, con Avs e Movimento 5 Stelle in maggioranza in Comune. Diversa la situazione in Val Bormida, dove un’area come quella di Bragno, alle porte di Cairo, offrirebbe ampi spazi disponibili e un’infrastruttura ferroviaria già esistente, elementi considerati strategici per il trasporto dei rifiuti e dei materiali.

L’incontro di oggi tra i sindaci e la Provincia servirà ad analizzare nel dettaglio la pratica e a verificare eventuali margini di intesa. Un segnale di apertura istituzionale, dunque, ma che si scontra con un fronte civico sempre più compatto: il Comitato “No Termovalorizzatore in Val Bormida”, che raccoglie sedici associazioni e numerosi cittadini della valle, già da settimane esprime forte contrarietà all’ipotesi, temendo impatti ambientali, sanitari e sociali su un territorio che ha già pagato un prezzo alto in termini di inquinamento industriale.

Il dibattito è dunque destinato a intensificarsi nelle prossime settimane, mentre la Regione punterebbe a definire la localizzazione entro fine anno.

Elena Romanato

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