Il Nazionale

Politica | 14 marzo 2021, 07:50

CORREVA L'ANNO 1986. La storica sede dove nacque l'ascesa della Lega si rifà il look. «Sarà il quartier generale della campagna elettorale di Maroni»

Trentacinque anni dopo aver dato l'assalto alla politica varesina e nazionale, i due locali di piazza del Podestà a Varese subiranno un importante lavoro di riqualificazione. Il commissario cittadino Angioy Viglio: «Daremo inizio a un nuovo percorso». Bobo Maroni, tra i primi inquilini della sede, tornerà nella nuova casa leghista da candidato sindaco

CORREVA L'ANNO 1986. La storica sede dove nacque l'ascesa della Lega si rifà il look. «Sarà il quartier generale della campagna elettorale di Maroni»

Correva l'anno 1986 quando la Lega apriva la sua prima sede, a Varese, in piazza del Podestà. Ed è forse da allora che in quelle due stanze, al primo piano del palazzo che è stato anche sede del municipio, non si fa un po' di pulizia. Difficile da immaginare per chi non l'ha mai visitata, ma la sede è un luogo ricco di storia della politica varesina e nazionale.

Tra gadget di vecchie campagne elettorali, manifesti con gli slogan più famosi (come quello della Padania rappresentata come gallina dalle uova d'oro) e fotografie che segnano le tappe dell'ascesa del partito fondato da Umberto Bossi, lo spazio è sì disordinato, ma restituisce tutta l’essenza del Carroccio e della militanza, praticata ancora nella Lega e da pochi altri movimenti in Europa.

Dopo Pasqua cominceranno i lavori di riqualificazione (e forse in questo caso il termine è azzeccato), per trasformarla nel quartier generale della campagna elettorale. «E’ un lavoro che prima o poi andava fatto - spiega il commissario cittadino, Cristiano Angioy Viglio - Abbiamo approfittato di alcuni interventi di ammodernamento degli impianti che la proprietà ha deciso di fare nell’immobile e dopo Pasqua ci metteremo al lavoro per fare un po' di pulizia. Dovremo fare ordine e liberarci di un po' di cose. Non ho idea di cosa troveremo perché, ahimè, c’è davvero di tutto lì dentro».

Chissà che non salti fuori anche qualche cimelio o documento storico. «Chi lo sa, eventualmente potremmo anche mettere all’asta qualche pezzo e devolvere il ricavato in beneficenza. Di sicuro sarà un lavoraccio perché non si metteva mano alla sede da parecchio tempo. Dopo aver sgomberato i locali li ritinteggeremo per dare inizio ad un nuovo percorso». Quello legato al nuovo nome del partito che apparirà sul contratto di affitto: da Lega Nord a Lega per Salvini Premier. E i locali saranno anche il quartier generale della campagna elettorale per riconquistare il governo della città che vede Roberto Maroni, tra i primi inquilini di piazza Podestà, come protagonista e candidato sindaco.

Valentina Fumagalli

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