Sarà la dottoressa Lella Masoero il commissario prefettizio per il Comune di Magliano Alpi, che – com’è ormai noto - ha affrontato recentemente il decadimento ufficiale dell’amministrazione guidata da Marco Bailo. A dichiararlo oggi (martedì 6 maggio) la Prefettura di Cuneo con una nota ufficiale.
A generare la situazione le dimissioni dell’ex vicesindaco Luigi Vinai e dell’assessore Michela Tomatis prima, di Gianpiero Galleano poi, che hanno portato alla costituzione di un nuovo gruppo consigliare “Uniti per il territorio di Magliano Alpi” costituito dai consiglieri Corrado Cucchietti, Stefano Magliano, Paolo Vacchino, Irene Veglia, Luigi Vinai e Michela Tomatis.
Bailo: “Me l’aspettavo. Ora mi riprendo il tempo per me”
“Il commissario prefettizio avrà vita facile: lascio tanti soldi e tante opere già finanziate. Nelle casse del Comune ci sono 770 mila euro di avanzo e 300 mila euro impegnati per i progetti già esecutivi, di cui due con copertura del 90% a fondo perso” ha commentato negli scorsi giorni l’ormai ex sindaco Bailo.
“Credo di aver fatto il mio dovere fino alla fine, ho davvero fatto tutto il possibile per ricucire lo strappo, ma non ci sono riuscito – ha continuato -. Sono stato inondato di affetto e di attestati di stima e ne sono davvero felice. Ora mi riprendo il tempo per me e per la mia famiglia e mi dedicherò al lavoro di architetto. Ringrazio tutti quelli che mi hanno votato e che hanno avuto per così tante volte fiducia in me. E ringrazio i dipendenti del Comune, che per me sono stati una seconda famiglia”.
I consiglieri: “Gravi carenze in termini di dialogo e trasparenza”
Dietro la spaccatura il disaccordo sui progetti Battery Energy Storage System (BESS), come hanno raccontato gli stessi consiglieri: “Non possiamo continuare a sentirci parte del gruppo di maggioranza per le criticità manifestate nell'ultimo periodo, che vogliamo sintetizzare con la difficoltà di comunicazione e di condivisione del lavoro amministrativo riscontrate nella modalità di gestione adottata dal Sindaco inerente i progetti “BESS”, segnalando le gravi carenze in termini di dialogo e trasparenza. Tutto ciò ha compromesso irrimediabilmente il rapporto fiduciario che dovrebbe unire chi governa insieme, rendendo impossibile una collaborazione serena e costruttiva”.
“Abbiamo ritenuto fondamentale rimanere in carica fino al Consiglio comunale per poter garantire la continuità della gestione amministrativa, nel rispetto degli adempimenti contabili ed istituzionali dell'Ente – hanno continuato -. Abbiamo sostenuto i provvedimenti presentati in consiglio comunale guidati da un profondo senso di responsabilità, di coerenza amministrativa, di tutela del bene comune e di rispetto per i cittadini e per le istituzioni. Era doveroso fare un distinguo tra le divergenze maturate e la validità degli interventi previsti, utili e necessari per il territorio. Nelle dichiarazioni di voto abbiamo tuttavia sottolineato che il nostro parere favorevole non ha più rappresentato un’unità politica”.
“Per coerenza con i principi che ci hanno guidato fin dall’inizio del nostro impegno amministrativo e nella consapevolezza che la nostra posizione all’interno del Consiglio Comunale non fosse più compatibile con l’attuale situazione, abbiamo formalizzato le dimissioni da consiglieri comunali – hanno concluso -. Una decisione frutto di una profonda riflessione, maturata in quest'ultimo periodo. Una scelta molto difficile, ma coerente con i nostri valori. Riteniamo che la politica debba essere un luogo di ascolto, confronto e di rispetto. Il senso di responsabilità ed il bene autentico che nutriamo per il nostro paese hanno sempre guidato le nostre azioni”.
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