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Politica | 04 maggio 2025, 14:35

Manifestazione dell'ultra-destra e saluti romani in piazza della Vittoria, Silvia Salis: “Nel 2025, in un Paese che si basa sull'antifascismo, è una cosa forte”

La candidata del centrosinistra torna anche sulla finta aggressione al sindacalista Cgil: “Siamo parte lesa, è stato commesso un reato e noi stessi siamo stati ingannati”

Manifestazione dell'ultra-destra e saluti romani in piazza della Vittoria, Silvia Salis: “Nel 2025, in un Paese che si basa sull'antifascismo, è una cosa forte”

Mattinata di tensione in piazza della Vittoria dove circa un centinaio di militanti dell’estrema destra si sono radunati per ricordare Ugo Venturini, morto il 1° maggio del 1970. Durante la manifestazione i rappresentanti di Casapound e di altri movimenti di ultra-destra si sono anche esibiti in saluti romani che hanno inevitabilmente scatenato la reazione da parte di Genova Antifascista, presente con un presidio in piazza. I due gruppi non sono venuti a contatto grazie alla presenza delle forze dell’ordine.
Un episodio destinato a fare discutere e che, soprattutto, si inserisce in una campagna elettorale già tesa e che ha più volte sfiorato i temi del fascismo e dell’antifascismo.

Nel 2025, in un Paese che si basa sull’antifascismo, vedere saluti romani in piazza della Vittoria è una cosa un po’ forte - ha detto la candidata sindaca del centrosinistra, Silvia Salis, a margine dell’incontro con Giobbe Covatta a Music for Peace - se il senso della manifestazione è il ricordo di una persona è un conto, ma se diventa occasione per fare saluti romani…”.

Poi Salis si è rivolta al centrodestra: “Non bisogna stupirsi se si ricevono dei fischi il giorno del 25 Aprile, Genova è medaglia d’oro per la Resistenza, ha un forte senso di appartenenza, e bisogna essere credibili quando si sale su un palco a parlare di 25 Aprile e di Resistenza. Ci sono azioni che aumentano o diminuiscono la possibilità di prendere fischi. Dal centrodestra non mi aspetto nessun tipo di parola e qualsiasi parola detta oggi non avrebbe nessun valore”.

Infine la candidata è tornata anche sulla manifestazione di Sestri Ponente e sulla finta aggressione fascista denunciata da un sindacalista della Cgil: “Bisognerebbe prendere una posizione netta verso un certo tipo di eventi come noi l’abbiamo presa riguardo a quello che è successo a Sestri Ponente. Piciocchi parla oggi ancora della vicenda del sindacalista dalla quale ho subito preso le distanze, ho stigmatizzato, siamo parte lesa, è stato commesso un reato e noi stessi siamo stati ingannati prendendo parte a una manifestazione a supporto di qualcosa in cui rediamo, ma era stata a supporto di una persona che ha compiuto un reato. Il fatto che loro continuino a parlare di questa cosa in una giornata in cui in piazza della Vittoria si fa il saluto romano penso sia una cosa stonata”.

In merito alla manifestazione di piazza della Vittoria si è espressa anche la coalizione progressista. “Nella città medaglia d'oro della Resistenza la decisione di consentire la parata fascista organizzata da Casapound è inaccettabile - si legge in una nota - Genova non può permettere che si svolga questo corteo. Le istituzioni avrebbero dovuto fermarla senza indugi, anche alla luce di quanto nel 2018 il consiglio comunale aveva stabilito, vietando l'uso di spazi pubblici a realtà che si rifanno all'ideologia fascista. Genova non può essere teatro di una manifestazione che inneggia a valori che vanno contro la Costituzione. Chi rappresenta le istituzioni avrebbe dovuto impedire una manifestazione che si richiama a valori anticostituzionali. Invece i genovesi e le genovesi si sono svegliati in un centro città militarizzato per consentire a nostalgici del nazifascismo di potersi esibire in saluti romani e slogan da ventennio. Serve chiarezza, perché a pochi giorni dal fiume di persone che ha riempito quelle stesse vie per celebrare la Liberazione, appare una provocazione quella delle istituzioni di consentire questa parata ai nazifascisti di Casapound”.

Pietro Zampedroni

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