Infrastrutture sociali e sicurezza: si muove su questo doppio binario il tema portante della campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative di Genova. Da un lato le istanze cittadine, la necessità dei territori, dall'altro la riqualificazione degli spazi urbani, la restituzione alla città di intere aree che chiedono risposte in termini sociali, di integrazione, di rilancio. E il dibattito con le proposte del vicesindaco, attuale facente funzioni e candidato del centrodestra Pietro Piciocchi, e la principale competitor candidata sindaca del centrosinistra Silvia Salis.
Mentre da mesi gli occhi sono puntati sulla sicurezza e sui controlli rafforzati su zone difficili e "periferie", la prima a rimettere il tema sul tavolo è stata Salis, che ha rispolverato a inizio campagna elettorale un termine quasi desueto, sparito dal vocabolario amministrativo di questi anni e dall'agenda politica forse dai tempi di Marta Vincenzi, in favore del più in uso tema della cosiddetta 'città policentrica'. Servizi e infrastrutture sociali l'obiettivo, nei due pilastri dichiarati da Salis: "lavoro" e "comunità", inseriti nel programma del campo largo. Che parte da un punto: "Il Piano Urbanistico Comunale" che è il "Piano Industriale e Sociale della Città - si legge - un modello di sviluppo che pone al suo centro non gli oggetti e le opere, ma l’attività e la vita delle persone". La distanza si accorcia nell'idea di "'Città dei 15 minuti', dove ogni servizio essenziale è a meno di 15 minuti di distanza", prosegue il progetto di Salis, ma anche sul fronte sicurezza che rilancia il bisogno di "dialogo profondo, capillare e costante per un nuovo Patto per il Centro Storico, che sia innanzitutto un Patto 'con' il Centro Storico, luogo vivibile per chi ci vive e per chi lo fruisce". Obiettivo da raggiungere tramite "lo sviluppo forte e deciso nella macchina comunale e sul personale del Comune" e "la costruzione e manutenzione di strumenti - prosegue il programma - di misurazione e valutazione della qualità dei servizi pubblici e delle effettive ricadute delle azioni intraprese". Tra tutti il tema della vivibilità, ma anche del commercio, dello sviluppo, e anche della movida. "Ragazze e ragazzi desiderosi di restare, che cercano luoghi dove potersi incontrare, crescere e sentirsi parte di qualcosa - scriveva Salis sui suoi canali qualche settimana fa - Mi hanno raccontato che spesso quegli spazi devono inventarseli da soli, perché non ce ne sono. Si costruiscono insieme".
Nella partita, il competitor e vicesindaco Pietro Piciocchi sul fronte sicurezza e centro storico punta sul prosieguo dei progetti di valorizzazione già in essere relativi alla città vecchia. Proseguire nel piano di cura del centro storico "patrimonio Unesco che merita un’attenzione sempre più ponderata, aumentando ulteriormente i presidi e la sicurezza e incentivando l’aumento delle attività commerciali e delle opportunità di aggregazione sociale", ha spiegato. E poi risposte rapide, censimento dei locali sfitti, accendere 'luci' tra i caruggi della città, per fare spazio all'inclusione.
Il centro storico compare al terzo punto del programma di Piciocchi, nel capitolo "sostegno al commercio di quartiere", prima di tutto. Sotto l'obiettivo dell'illuminazione, della sicurezza e del migliorare l'attrattività dei quartieri arriva il proposito: "Potenziamento del sistema delle connessioni tra il nuovo Waterfront di Levante, l’area del centro e l’area del Porto Antico", che include la città vecchia. Ma il programma è articolato e diffuso: sul tema rientrano l'idea di una app, 'Genova Sicura' per "segnalazioni, allarmi, mappatura zone critiche e dialogo con l’amministrazione".
Al capitolo 'rigenerazione urbana' si inserisce la priorità del centrodestra di prosecuzione dell’aggiornamento del censimento dei locali sfitti e la "rivitalizzazione del sistema delle piazze - si legge - come luogo della socialità e dell’aggregazione, mediante illuminazione artistica e arredo urbano mirato".
Non solo vicoli e centro, ma anche le vallate e il ponente. Nel territorio della Valpolcevera, il programma di Piciocchi prevede il "recupero delle aree intorno alla Diga di Begato per trasformarle in un parco eco-sostenibile, integrato con percorsi sportivi e ricreativi".
A ponente la menzione va al quartiere del Cep di Pra'.
Con un "recupero e valorizzazione della zona del Cep, con un piano di incremento dei servizi, come nuovi spazi ricreativi per bambini - conclude - e famiglie, potenziamento dei trasporti pubblici e la creazione di un centro civico polifunzionale per a ività culturali, sportive e sociali".
Politica | 06 maggio 2025, 11:00
Centro storico e periferie, tra sicurezza e rilancio i programmi di Salis e Piciocchi
I candidati alle prossime elezioni comunali si sfidano su visioni opposte ma complementari: da un lato il rilancio dei servizi e della coesione sociale, dall’altro la valorizzazione del centro storico e la sicurezza urbana
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