Rivoluzione nella Sanità provinciale, Scajola guiderà la conferenza dei sindaci. Ranise: “Decisione significativa, serve leadership"

Il Consiglio delle autonomie locali (Cal) ha approvato con 15 voti favorevoli e 12 contrari il maxi emendamento di Anci Liguria al ddl 85 sulla riorganizzazione del servizio sanitario regionale. Sebbene il parere del Cal sia obbligatorio ma non vincolante, il suo significato politico è rilevante: definisce l’orientamento degli enti locali e contribuisce a delineare gli equilibri istituzionali che accompagneranno l’attuazione della riforma sanitaria.

Con il via libera al maxi emendamento muta anche la governance della futura conferenza socio-sanitaria provinciale. La guida dell’organismo, infatti, passerà automaticamente al sindaco del capoluogo di provincia — dunque a Scajola — e non al sindaco del distretto più popoloso, quello di Sanremo, come è stato finora. . Un cambiamento che inciderà sulla distribuzione dei poteri e sulla rappresentanza territoriale, elementi destinati ad alimentare il dibattito politico tra comuni e amministrazioni interessate.

A commentare positivamente l’esito è Antonello Ranise, consigliere comunale della lista “Insieme con Claudio Scajola Sindaco”. “Evidentemente si tratta di un fatto importante e molto significativo – afferma – e, al di là di sterili campanilismi che non mi appartengono, è un fatto positivo che la guida della conferenza dei sindaci passi al sindaco del comune capoluogo, come avviene di fatto in ogni parte d’Italia. Una regia, quella della sanità locale, che richiede leadership e competenze che sicuramente saranno gestite al meglio anche nel quadro della riforma globale della sanità ligure”.

Ranise sottolinea inoltre come il maxi emendamento recepisca punti considerati chiave da Anci Liguria: “In particolare, la riforma viene fondata su una visione di integrazione piena tra sanità, sociosanitario e sociale, con richiamo esplicito ai Lea e ai Leps, oltre a rafforzare i poteri della Conferenza e del suo presidente sul budget dell’area sociosanitaria. In un momento cruciale di riforma del sistema sanitario è, a mio avviso, fondamentale l’integrazione tra piano sanitario e piano sociale”.

L’approvazione del Cal rappresenta dunque un passaggio politicamente determinante, che contribuirà a orientare la riorganizzazione del servizio sanitario regionale e gli assetti di governance che ne deriveranno.