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Politica | 27 novembre 2025, 14:28

Riforma dei Municipi, entro il 2027 cinquantacinque nuove assunzioni e oltre sei milioni per le manutenzioni

Salis: “Più poteri, più risorse: giusto che i presidenti di Municipio abbiano l'onere e l'onore di stabilire le principali azioni richieste dai cittadini”

Riforma dei Municipi, entro il 2027 cinquantacinque nuove assunzioni e oltre sei milioni per le manutenzioni

Nel 2026 il Comune assumerà diciotto nuove persone e investirà 2,6 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e 300 mila per quella straordinaria. Entro la fine del 2027 arriveranno altre trentasette assunzioni, accompagnate da ulteriori 2,7 milioni destinati alla manutenzione ordinaria e 450 mila per la straordinaria. Sono questi i numeri che aprono la riforma dei Municipi presentata questa mattina dalla Giunta guidata dalla sindaca Silvia Salis: un intervento strutturale che punta a rafforzare il decentramento amministrativo, dotandolo finalmente di risorse, strumenti e personale.

La nostra riforma si inserisce in un contesto storico significativo: dal 1926 al 2026, celebriamo i 100 anni della formazione della Grande Genova. È da questa origine che discende la natura policentrica della nostra città, unica nel panorama nazionale per i suoi numerosi centri storici aggregati. Questa struttura, che per sua natura è un'aggregazione di centri distinti, richiede una risposta amministrativa e pratica che risponda all'esigenza di un territorio che abbiamo percepito come bisognoso di maggiore ascolto” ha spiegato Salis. 

L’aumento di personale mira a potenziare quella dimensione essenziale di cura della città e di piccole riqualificazioni che i Municipi prima non potevano gestire e che, invece, ora sono nelle loro dirette competenze” precisa l’assessore Davide Patrone, figura chiave nella realizzazione della riforma. “Sono convinto che abbiamo vinto basandoci su una piattaforma di sviluppo della città molto chiara, che rappresenta, al contempo, un elemento di grossa discontinuità rispetto al passato. Questa discontinuità si manifesta nel prioritario ascolto dei bisogni e delle istanze e nel rinnovato coinvolgimento diretto del cittadino nell'azione amministrativa”.

Nel dettaglio, il primo fronte di intervento riguarda le competenze: la modifica dello Statuto comunale consentirà ai Municipi di tornare a occuparsi in prima persona della riqualificazione urbana. A ciò si aggiunge un importante rafforzamento delle manutenzioni: fondi crescenti per l’ordinaria, investimenti mirati sulla straordinaria e una quota di 300 mila euro per ciascun Municipio da destinare a progetti di quartiere. Parallelamente viene riorganizzato il rapporto con le società partecipate: Amiu ha già avviato una pianificazione dei rifiuti condivisa con i Municipi, mentre A.S.Ter. vedrà ricalibrate le sue azioni sulla base delle esigenze territoriali. 

Il secondo pilastro riguarda la partecipazione e la coesione sociale. In ogni Municipio nasceranno i Forum di Quartiere, spazi aperti alla cittadinanza per la co-programmazione delle priorità locali; a sostenerli saranno gli Uffici Reti, nuove strutture con personale dotato di competenze sociali e trasversali, pensate come motore di un welfare municipale più capillare. In questo senso, è già stato attuato il modello partecipativo ‘Fuori dal Comune’ che ha visto protagonista la cittadinanza nella scelta di destinazione d’uso di due immobili in centro storico, in vico Vegetti e in via San Bernardo, riqualificati con fondi PNRR. Questi saranno i primi centri del Municipio Centro Est dove si svolgeranno le attività. 

Sul fronte del personale la riforma rappresenta un cambio di passo deciso. Le prime 18 assunzioni del 2026, tra amministrativi, tecnici e operatori dei centri civici e delle biblioteche, saranno seguite da 37 nuove unità nel 2027, necessarie per sostenere gli Uffici Reti e potenziare le squadre manutentive. Nel complesso, oltre cinquanta nuove persone entreranno a lavorare nei Municipi in due anni.

L’intero processo seguirà un percorso di confronto con territori e istituzioni: dalle commissioni municipali alle assemblee pubbliche, fino alla Commissione comunale incaricata delle modifiche statutarie. Nel 2026 sono previsti incontri con associazioni, comitati e scuole, mentre continueranno le Giunte Itineranti, che producono delibere dedicate ai quartieri visitati. Si lavora anche a una riformulazione del sistema dei patrocini, per rendere più flessibile la gestione degli eventi locali.

Alla base di questa riforma c'è la cura della comunità. Questo significa un maggiore ascolto delle esigenze che passano sia dalle istanze del territorio, sia da azioni molto pratiche: vogliamo rafforzare la manutenzione e dare ai Municipi la titolarità effettiva della riqualificazione del proprio territorio. Saranno loro a scegliere quali progetti prioritari sviluppare e quali necessità affrontare. Vogliamo, inoltre, sviluppare una serie di reti di prossimità, come il Forum di Quartiere, l'Ufficio Reti,  e dare impulso alla riforma tramite la modifica dello Statuto, degli atti e dei regolamenti, garantendo la chiave normativa necessaria per incidere in modo diverso sul territorio” ha spiegato la sindaca. “Queste azioni concretizzano la nostra promessa di riforma dei Municipi, che si svilupperà gradualmente lungo i cinque anni, aumentando le competenze e la forza d'azione. Questo impegno troverà sempre più spazio nei nostri bilanci: più ci saranno competenze e capacità di incidere nei Municipi, più aumenteranno le risorse destinate per un'azione puntuale che si è rivelata incredibilmente necessaria. È giusto che i Presidenti di Municipio prendano l'onere e l'onore di stabilire le principali azioni richieste dai cittadini, guidati dalla macchina centrale che deve dare un'indicazione chiara: assumetevi la responsabilità di indicarci le azioni primarie di cui il territorio ha bisogno. Le Giunte Itineranti servono anche a questo: la volontà è quella di portare delibere e azioni che riguardano specificamente quel territorio, dando seguito o facendo partire progetti richiesti dai Presidenti di Municipio. Inoltre, ascoltiamo anche i consiglieri di minoranza: nei sopralluoghi successivi alle Giunte, è garantita la partecipazione libera e spontanea di tutti i consiglieri che vogliano accompagnare gli Assessori e far presente le istanze della minoranza”.

Chiara Orsetti

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