Da giorni c’è fermento sull’incontro che si terrà stasera, venerdì 27, alla Biblioagorà di Luserna San Giovanni. La serata è dedicata al ricordo di Norma Cossetto. Ma la sinistra pinerolese e le Anpi del territorio hanno puntato il dito contro gli organizzatori, di area Casapound, e attaccano il Comune per aver concesso il patrocinio.
In Giunta sono già arrivate due richieste, di Pd e Anpi di Valle, di revocare il patrocinio. La tirata di orecchie arriva anche dai sindacati Cgil, Cisl e Uil e dall’Anpi del Pinerolese in una lettera aperta indirizzata al sindaco Duilio Canale e alla sua squadra di assessori (il documento si trova in allegato), in cui chiedono una marcia indietro: “Ci uniamo al coro di tutte quelle associazioni che, riconoscendosi nei valori costituzionali e antifascisti, ritengono inopportuna e sbagliata la scelta di patrocinio operata dal vostro Comune e pertanto se ne richiede il ritiro”.
Poi puntano il dito contro gli organizzatori del Comitato 10 Febbraio, di area Casapound: “L’evento ‘Una rosa per Norma’ è promosso in tutta Italia da CasaPound, Comitato 10 febbraio e altre realtà che non fanno mistero della loro vicinanza al modello politico fascista – incalzano –. Riteniamo opportuno che per il futuro, prima di concedere i patrocini, ci si assicuri di farlo ad associazioni che, come previsto dal regolamento comunale, si conformano ai principi della nostra Costituzione”.
La replica arriva dall’assessore alla Cultura Elena Marcellino che stasera presenzierà all’incontro: “La polemica mi ha stupito e spiazzato. Il Comune non concede i patrocini sulla base di simpatie politiche, ma per iniziative che hanno i requisiti per averlo e non può discriminare tra gli organizzatori, se non ci sono comportamenti illegali – argomenta –. Norma Cossetto era una 23enne seviziata e uccisa e parlare della sua figura è importante. L’articolo 21 della Costituzione dà libertà di parola a tutti e la nostra Biblioagorà è uno spazio per tutti”.
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