A Torino il Grande Fratello è realtà. Sono infatti state installate tutte le 226 telecamere di videosorveglianza, per un totale di 580 ottiche, previste dal progetto Argo con l’obiettivo di migliorare la sicurezza in città.
Ad annunciarlo l'assessore alla Polizia Municipale Gianna Pentenero, rispondendo ad un'interpellanza presentata dal capogruppo di +Europa/Radicali Italiani Silvio Viale. Il progetto, avviato dalla giunta Appendino, trova oggi il suo compimento definitivo.
"Licenze per i flussi di traffico"
Come già annunciato gli occhi elettronici non sono "intelligenti", cioè non sono integrati con "l'algoritmo per la rilevazione di "caratteristiche personali", mentre è previsto l'ottenimento di licenze per l'analisi dei flussi di traffico (numero di auto, autobus, etc.)". Pentenero ha poi garantito che le rete di occhi elettronici è a norma con quanto stabilito dal Garante della Privacy, e "in nessun modo è "assimilabile" a sistemi che mettano a rischio e creino nocumento ai cittadini".
"Al contrario - ha poi aggiunto - è un sistema che li tutela nel momento in cui diventano vittime di fatti reato in quanto può aiutare le forze di polizia ad individuare gli autori".
La mappa
Dal punto di vista della collocazione geografica, la maggior parte delle telecamere si trovano nel centro cittadino. Seguono poi zone più periferiche, ma soprattutto più difficili della città, come Barriera di Milano e Falchera. Presenti poi diversi occhi elettronici anche a Torino sud (Santa Rita/Mirafiori). Rimanendo sul tema della sicurezza, l'assessore Pentenero è intervenuto in Sala Rossa per rispondere all'interpellanza della consigliera di Fratelli d’Italia Paola Ambrogio.
Poche denunce di aggressione
L'esponente del partito della Meloni, denunciando come un 20enne sia stato aggredito in Borgo Vittoria da alcune persone che hanno tentato di derubarlo, ha chiesto quali azioni di prevenzione contro la criminalità giovanile intendesse mettere in campo l'amministrazione.
In base ai dati nazionali Torino è al terzo posto nella classifica delle principali città italiane per numero di denunce e arresti di minori nel 2021, preceduta soltanto da Milano e Roma. Come ha spiegato l'esponente della giunta, sono pochissimi però quello che denunciano un aggressione da parte di una baby gang.
Poco più del 18% sono coloro che si sono rivolte alle forze dell'ordine, mentre ben l'81% ha preferito tacere. Anche tra coloro che hanno assistito ad un furto o violenza su un'altra persona, appena il 17% ha deciso di denunciare l'accaduto.
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