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Politica | 07 maggio 2025, 16:32

Elezioni comunali, ancora scintille tra Piciocchi e Salis. Lui: “Siete incoerenti”. Lei: “Non appartengo ai governi del passato”

Oggi presso i locali di via Ruspoli del Cral di AMT il confronto tra i candidati sindaco sul trasporto pubblico locale: visioni a confronto su investimenti, affidamenti e infrastrutture. Tra le priorità: sicurezza, corse serali, tramvie e no allo Skymetro

Elezioni comunali, ancora scintille tra Piciocchi e Salis. Lui: “Siete incoerenti”. Lei: “Non appartengo ai governi del passato”

E’ il trasporto pubblico locale il tema del confronto che si è svolto questo pomeriggio nei locali di via Ruspoli del Cral di AMT e che ha visto protagonisti i candidati sindaco di Genova alle prossime elezioni comnulai del 25 e 26 maggio. Presenti, in ordine alfabetico, Mattia Crucioli, Antonella Marras, Pietro Piciocchi, Cinzia Ronzitti e Silvia Salis. Raffaella Gualco, attesa, non si è presentata, mentre Francesco Toscano aveva comunicato di non poter presenziare. Ogni candidato ha avuto tre minuti di tempo a disposizione per rispondere.

LE DOMANDE

1. Il Comune di Genova, per garantire gli attuali volumi di servizio, storicamente destina ingenti risorse al contratto di servizio di AMT, circa 26 milioni di euro annui, necessari ad erogare servizi aggiuntivi oltre a quelli finanziati dallo Stato e Regione Liguria; confermerebbe tale stanziamento e, più in generale, che visione ha del Trasporto Pubblico Locale genovese e come crede, e con quali risorse, debba assolvere le esigenze di mobilità dei cittadini genovesi?

2. Ritiene debbano essere sviluppati i sistemi rapidi di massa nella Città di Genova e, in caso di risposta affermativa, come si pone rispetto alle azioni che sono già in corso sul tema (es: 4 assi) e a quelle ancora non percorse o allo studio?

3. Come valuta il percorso di aggregazione aziendale posto in essere con la fusione AMT Spa/ATP Srl e la gestione unica del servizio urbano e provinciale; ritiene sia opportuno procedere con ulteriori processi di aggregazione di maggiori dimensioni (ad esempio su base regionale) ed eventualmente con quale modalità.

4. Nel corso del prossimo mandato del futuro Sindaco/a di Genova scadranno i contratti di affidamento dei servizi, sia in ambito urbano che in ambito provinciale, ritiene opportuna una proroga degli affidamenti "in House" dei servizi o pensa sia preferibile un affidamento dei servizi attraverso gara a evidenza pubblica?

L'ultimo minuto a disposizione dei candidati ha consentito a tutti di esprimere liberamente il proprio pensiero sul tema. 

LE RISPOSTE DEI CANDIDATI

Sulla conferma del finanziamento comunale di 26 milioni di euro ad AMT, Crucioli è chiaro: "Assolutamente sì. La nostra visione del TPL prevede un servizio capillare e di qualità, con corse più frequenti in certi orari e anche notturne, come richiesto da molti giovani. Il trasporto pubblico deve essere così efficiente da spingere i cittadini a preferirlo all’auto privata. Vogliamo mantenere la gratuità per le fasce più deboli della popolazione. Anche se non conosco nel dettaglio il bilancio 2024, credo che risorse aggiuntive possano arrivare dalle partecipate comunali, come Porto Antico, Farmacie Genovesi e Bagni, che generano utili importanti." Sui sistemi rapidi di massa: "Siamo favorevoli, ma bisogna distinguere. Apprezziamo i 4 assi, che possono essere migliorati ma rappresentano un buon progetto. Siamo invece contrari alla funivia dei forti, che riteniamo poco utile e troppo costosa da mantenere. Sullo Skymetro siamo cauti: riconosciamo l’esigenza di migliorare la mobilità in Valbisagno, ma ci preoccupano i costi e l’impatto dei lavori. Sì all’ampliamento della metropolitana." Per quanto riguarda le aggregazioni aziendali: "Sono favorevole. L’accorpamento può portare benefici. La modalità potrebbe essere quella di un’agenzia regionale, ma servirebbe approfondire." Sull'affidamento del servizio: "Crediamo che debba restare in house. La concorrenza non è una panacea, e noi vogliamo mantenere il trasporto pubblico saldamente in mano pubblica. Chi oggi si presenta come civico ma è sostenuto dal PD, partito delle liberalizzazioni, è incoerente. Noi, invece, quando Draghi ha proposto di togliere agli enti locali la gestione diretta, abbiamo detto no e siamo stati cacciati. Lo rifaremmo." Nel suo intervento libero, Crucioli ha ribadito la priorità sulla qualità del lavoro e la sicurezza: "Bisogna intervenire seriamente per tutelare autisti e utenti: cabine chiuse, videosorveglianza e più controlli nelle corse serali sono indispensabili."

"Confermiamo il finanziamento ad AMT - afferma Marras -. Il problema sono i tagli imposti dai governi precedenti e quelli futuri legati al riarmo. I 30 miliardi investiti nella riconversione bellica mettono a rischio servizi essenziali come il TPL. Siamo contrari alla privatizzazione, come nel caso del Volabus o delle navette collinari, dove i lavoratori percepiscono stipendi più bassi. Io vivo in Valpolcevera: per arrivare in piazza Dante devo lasciare l’auto a Dinegro e ci metto un’ora e un quarto. Servono parcheggi di interscambio alla periferia per favorire l’uso dei mezzi pubblici." Sui sistemi rapidi: "Sì alla tramvia o filovia su corsia protetta, che libererebbe spazio e migliorerebbe la qualità della vita. I tram hanno maggiore capacità e regolarità. I 4 assi presentano criticità, specie nelle zone collinari, dove far cambiare mezzo ai passeggeri è difficile. Siamo contrari allo Skymetro, che non risponde alle reali esigenze della zona." Sulla fusione AMT-ATP: "Va bene, ma servono garanzie per i piccoli comuni. I fondi regionali sono insufficienti. C’è il rischio che un’aggregazione regionale porti a nuove privatizzazioni e perda il controllo della qualità." Sugli affidamenti: "Vogliamo la proroga in house. Mi auguro che le promesse fatte oggi vengano mantenute." Nel suo spazio libero, Marras ha ricordato l’intesa firmata per il contratto di lavoro 2024-2026: "Conosco bene le difficoltà salariali: non ci sono aumenti nonostante l’inflazione. Servono interventi per la sicurezza e una gestione delle manutenzioni più efficace."

"Nei prossimi anni la sfida sarà garantire la sostenibilità finanziaria del TPL - spiega Piciocchi -. I costi sono in aumento – dal lavoro all’energia – ma i ricavi non crescono. Le fonti di finanziamento statali e regionali non bastano. L’amministrazione ha già integrato fondi, anche grazie a strumenti come il credito IVA dell’Agenzia della Mobilità, che ha portato 8 milioni. Nel 2027 scadrà l’accordo di programma con la Regione: dovremo essere pronti a intercettare investimenti speciali. Le gratuità sono possibili solo se collegate a fondi ambientali nazionali." Sui sistemi rapidi: "Abbiamo ottenuto risorse mai viste prima. Tutti i progetti – tranne lo Skymetro – sono oggi condivisi anche dalla sinistra. I 4 assi sono in corso in Valbisagno, levante e ponente, e a luglio partiranno in centro. Le linee collinari non verranno tagliate, anzi saranno potenziate. Lo Skymetro ha 400 milioni vincolati, i lavori devono partire entro il 31 dicembre 2025. Sono soddisfatto anche per la riacquisizione delle aree Guglielmetti e per il potenziamento della funicolare per gli Erzelli." Sulla fusione AMT-ATP: "La valutazione è positiva. È servita a difendere l’in-house, che vogliamo mantenere. Il passo successivo è trasformare l’Agenzia della Mobilità da provinciale a regionale. Il PD e il M5S si sono opposti: oggi dicono di voler difendere l’in-house, ma i loro candidati erano già presenti quando la osteggiavano." Sull'affidamento: "Serve coerenza. Difendere l’in-house significa renderla economicamente vantaggiosa. Dobbiamo affrontare con rigore le valutazioni di Agcom, Anac e Corte dei Conti. Il nostro obiettivo è creare un bacino regionale unico che renda l’azienda solida e competitiva." Nel suo intervento libero, Piciocchi ha ricordato gli otto anni di bilanci in pareggio: "AMT è oggi la quarta azienda di TPL in Italia per capillarità. Non possiamo fermarci ora. Servono stabilità e visione."

"Confermiamo il finanziamento, ma previa consultazione sindacale - afferma Ronzitti - : i lavoratori sono la nostra priorità. Il TPL deve restare totalmente pubblico. Servono più corse serali e un potenziamento delle linee collinari. I servizi integrativi sono fondamentali in zone con strade strette, specialmente per gli anziani. Vogliamo anche un nuovo parco mezzi e un dialogo continuo con utenti e comitati cittadini." Sui sistemi rapidi: "La sicurezza di lavoratori e utenti viene prima di tutto. I mezzi fermi che prendono fuoco parlano da soli. Siamo contrari allo Skymetro: preferiamo il tram, che è meno invasivo. Anche sulla funivia abbiamo dubbi: non è percepita come utile dai residenti." Sulla fusione: "Siamo favorevoli, ma bisogna ascoltare lavoratori e cittadini. La politica troppo spesso prende decisioni senza coinvolgere chi poi le subisce." Sugli affidamenti: "La trasparenza è fondamentale. Vogliamo controlli seri sulle ditte appaltatrici e la piena tutela dei lavoratori. Vorrei che il prossimo sindaco fosse partigiano, in una città che resti antifascista." 

"Il trasporto pubblico deve rimanere pubblico, costi quel che costi - afferma Salis -. Non voglio ereditare le croci della sinistra del passato. Il contributo comunale è confermato e sostengo la gratuità per chi ne ha bisogno, a patto che ci siano risorse esterne. Dobbiamo garantire qualità del lavoro agli autisti. Come negli ospedali, se si taglia paga chi lavora in prima linea: servono efficienza e qualità." Sui sistemi rapidi: "Siamo favorevoli. La conversione elettrica dei 4 assi è positiva, ma servono corsie realmente protette, altrimenti si perde efficacia e aumenta il rischio per gli autisti. Serve maggiore sicurezza anche ai capolinea. Preoccupano le linee collinari: bisogna capire l’impatto. La metropolitana da Rivarolo a San Martino va accelerata. Lo Skymetro ha quattro progetti, ma manca ancora l’ok definitivo. Serve un dialogo costante col ministero." Sulla fusione: "L’integrazione è stata positiva. Se si va verso un’agenzia regionale, AMT deve comunque avere un ruolo centrale, perché più solida. La mia preoccupazione è che AMT debba farsi carico delle criticità di altre realtà. Priorità restano i posti di lavoro e la stabilità dell’azienda." Sugli affidamenti: "Rivendico l’indipendenza del mio progetto civico. Il mio operato inizia oggi. L’affidamento resterà in house, ma servono discontinuità su alcuni punti. Sono figlia di un operaio: la tutela del lavoro è al primo posto."

Il confronto sul trasporto pubblico ha fatto emergere anche qualche scintilla tra Silvia Salis e Pietro Piciocchi, soprattutto sul tema della coerenza politica e dei partiti che sostengono le rispettive candidature. Piciocchi non ha mancato di sottolineare il cambio di posizione dell’area progressista sul tema dell’affidamento in house del TPL: “Oggi dicono di volerlo difendere, ma erano contrari quando si trattava di creare una regia unica regionale. Ora che lo facciamo noi, lo rivendicano. Serve coerenza.”

Salis, candidata civica sostenuta dal centrosinistra, ha replicato con decisione: “Non voglio portarmi dietro le croci della sinistra del passato. Il mio percorso è autonomo, comincia oggi. Rivendico l’indipendenza del mio progetto: anche se ho il sostegno di una coalizione, non ho mai fatto parte di quei governi locali del passato che hanno deluso.”

Chiara Orsetti

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