Per la minoranza, prima di chiudere la strada, si dovevano cercare altre soluzioni. Mentre la maggioranza ribatte che tutto quello che è stato fatto sinora non ha permesso di risolvere il problema annoso dei bivacchi lungo l’alveo, con abbandoni di rifiuti lungo il Pellice, quindi non c’erano alternative.
Ieri sera il Consiglio comunale di Vigone si è confrontato sulla sbarra, che il 10 agosto è stata posizionata all’imbocco della strada principale per raggiungere il torrente. La consigliera d’opposizione Cristina Viotto (Vigone c’è) ha presentato un’interrogazione chiedendo chiarimenti su questa decisione e sollevando alcune perplessità: “Una parte di cittadini si è sentita privata di una possibilità per colpa di chi non rispetta le regole, si potevano seguire altre strade come il posizionamento di fototrappole e di cartelli informativi”. Viotto ha anche rimarcato come la sbarra complichi l’accesso a chi è a piedi o in bici: “Dopo averla posizionata sono stati realizzati dei varchi stretti e pericolosi”.
Il sindaco Fabio Cerato ha sottolineato come siano state organizzate “più giornate di pulizia durante gli anni e siano anche stati intensificati i controlli, grazie alle Giacche verdi, che spesso però si sono trovati di fronte gruppi anche pericolosi, che le minacciavano. Abbiamo dovuto intervenire in maniera tempestiva e abbiamo preso una sbarra che avevamo già a disposizione per chiudere l’accesso principale”. Il primo cittadino si è però reso disponibile per accorciare la sbarra e agevolare il passaggio a pedoni e ciclisti.
L’assessore all’Agricoltura Roberto Strobbia ha invece rimarcato come posizionare delle fototrappole nella posizione adatta per individuare i trasgressori che scendono con l’auto “non sia facile” e ha ricordato le diverse lamentele che ha raccolto dagli agricoltori che non potevano raggiungere i loro terreni, per via delle auto parcheggiate lungo la strada.
Viotto però ha fatto notare anche che la sbarra da qualche tempo è aperta. Cerato ha spiegato che la chiusura era stata pensata per “limitare il passaggio nel periodo estivo, quando c’è il maggior afflusso di persone”.
La consigliera d’opposizione ha anche chiesto se la maggioranza di Obiettivo Vigone ha in mente di valorizzare il Pellice, sfruttandolo turisticamente. “Servirebbero diversi soldi per farlo e mancherebbero le risorse umane che stiano sul posto” rispondono Cerato e Strobbia. Sulla sponda di Villafranca Piemonte, però, c’è la disponibilità a ragionare su questo tema: “Tutti abbiamo dei ricordi legati a quel luogo e la valorizzazione del Pellice è un tema di cui parliamo da tempo con Vigone – commenta il sindaco del paese vicino Agostino Bottano –. Noi abbiamo diverse strade che portano all’alveo ed è fondamentale evitare comportamenti scorretti, anche se non è mai piacevole chiudere un accesso. Il discorso di un utilizzo turistico regolato, però, si deve portare avanti e noi siamo aperti al confronto”.
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