Arriverà nel cuore dell'estate, intorno a metà luglio, il verdetto sul caso-Palasport. Non c'entrano i tribunali, bensì i soldi chiesti in più al Comune rispetto al prospetto iniziale dei costi con la formula del leasing in costruendo. Tanti, non bruscolini: 3,2 milioni secondo gli ultimi calcoli. La vicenda si trascina da almeno due anni, nel solco dell'estromissione dal cantiere a Pian di Poma dell'impresa che aveva assunto l'onere della costruzione. E Palazzo Bellevue quello di pagare l'opera a rate alla consegna delle chiavi. Oggi, a Genova, si è finalmente insediato formalmente il Collegio consultivo tecnico (Cct) nominato dalle parti interessate lo scorso anno per cercare di dipanare la matassa. Ed è emersa la possibile data di consegna del parere richiesto.
Il Comune ha partecipato alla seduta con il sindaco Alessandro Mager, l'assessore ai lavori pubblici Massimo Donzella e il dirigente del settore competente Danilo Burastero. “Sono stati formulati i quesiti necessari – spiega Mager – Saranno poi depositate le memorie delle parti interessate e si procederà alle eventuali repliche. Il tutto per arrivare a ottenere il parere consultivo richiesto entro 60 giorni”. Da qui i termini ipotizzati.
Il collegio tecnico è presieduto dall'avvocato amministrativista Luigi Piscitelli, genovese. I rappresentanti di parte sono gli ingegneri Vincenzo Gareri, per il Comune, e Alessandro Croce, per l'Ati con in testa l'impresa Giò Costruzioni che ha sollevato la questione della revisione-costi, dopo aver preso il posto (da capofila) dell'emiliana Sicrea, a sua volta sostituita dalla consorella Sicrea cantieri, finita in liquidazione.
Con la revisione richiesta il valore complessivo dell'opera lieviterebbe a quasi 20 milioni, compresi i costi tecnici e quelli per la manutenzione per tutta la durata del leasing. Spesa che il Comune dovrebbe sostenere nell'arco di vent'anni. I soldi per la rivalutazione ci sarebbero pure, nelle casse comunali, ma soprattutto il sindaco vuole vederci chiaro prima di appesantire notevolmente il carico di spesa. Intanto, il cantiere rimane fermo alle fondazioni (già collaudate), con soletta in cemento armato e primi pilastri. Un'opera attesa da decenni iniziata male e finita in un imbuto.
Commenti