Il Nazionale

Politica | 12 ottobre 2022, 15:20

Ansaldo, blocco stradale a oltranza: “Se necessario continueremo la lotta nei prossimi giorni”

La risposta dei sindacati alle critiche di Toti: “Forse è per questa poca lungimiranza che la lista Noi Moderati ha preso lo 0,8% alle ultime elezioni”

Ansaldo, blocco stradale a oltranza: “Se necessario continueremo la lotta nei prossimi giorni”

Continuano da stamattina i blocchi stradali dei lavoratori di Ansaldo Energia, in agitazione per le mancate garanzie sul futuro dell’azienda.

Ieri mattina Uilm, Fim e Fiom Genova hanno avuto un momento di confronto con il prefetto. Un incontro definito “non adeguato, inferiore alle aspettative” e per questo motivo oggi è stato annunciato lo sciopero.

Il corte, partito dallo stabilimento di Campi, è arrivato fino all’ingresso della sopraelevata, ancora chiusa dai lavoratori in protesta. Chiuso anche l’accesso e l’uscito al casello autostradale di Genova Ovest e via Di Francia.

“Noi abbiamo fatto una richiesta chiarissima, ovvero che la Cassa depositi e prestiti si esprima sul futuro di Ansaldo, dia delle garanzie per il futuro di questi lavoratori e per l’azienda - dice Stefano Bonazzi, Fiom Cigil - Noi oggi siamo qui ad oltranza, se oggi non basterà continueremo nei prossimi giorni la lotta per arrivare a garantire prospettive ai lavoratori di Ansaldo”.

“Stiamo aspettando una risposta da Cassa depositi e prestiti - aggiunge Christian Venzano, Fim Cisl Liguria - Una risposta che non abbiamo tenuto nell’incontro in prefettura di ieri e che per noi è doverosa e urgente. Aspettiamo l’impegno concreto di ricapitalizzazione da parte di Cdp e soprattutto bisogna cambiare quelle notizie che ci ha dato il prefetto sui 36 milioni di ricapitalizzazione rispetto alla vecchia ricapitalizzazione che doveva essere di 50 milioni”.

I sindacati rispondono poi al presidente di Regione Liguria Giovanni Toti che ha commentato

“Bloccare la città in questo momento è qualcosa che va oltre l’esercizio del diritto di conoscere il proprio futuro perché in questa città lavorano anche altri cittadini 

In questo momento però sarebbe opportuno attendere l’insediamento del nuovo Governo e in quel momento saremo i primi, insieme a tutte le istituzioni del territorio profondamente convinte della necessità della sopravvivenza e del rilancio dell’azienda, a chiedere un confronto allargato alle parti sociali e a tutti gli attori coinvolti”.

“Queste dichiarazioni ci lasciano a dir poco sconcertanti - risponde Bonazzi - Intanto perché forse non sa il presidente Toti che non ci stiamo rivolgendo al governo ma alla Cassa depositi e prestiti che è la terza banca in Italia, che ha un suo Cda, che la sua continuità operativa e che quindi non c’entra assolutamente nulla. Forse è per questa poca lungimiranza che la lista Noi Moderati ha preso lo 0,8% alle ultime elezioni”.

La diretta Facebook:

Marco Garibaldi

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