Il Nazionale

Politica | 16 luglio 2022, 14:00

Crisi di Governo, anche Rasero scrive a Draghi: "Deve andare avanti, serve stabilità"

Lettera aperta firmata da 11 sindaci italiani

Crisi di Governo, anche Rasero scrive a Draghi: "Deve andare avanti, serve stabilità"

In una lettera aperta alcuni sindaci esprimono la loro incredulità per la crisi di Governo "generata da comportamenti irresponsabili di una parte della maggioranza".

A firmare il documento anche il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, oltre ai primi cittadini di Venezia, Genova, Bari, Ravenna, Bergamo, Roma, Torino, Firenze, Pesaro e Milano. 

"Le nostre città, chiamate dopo la pandemia e con la guerra in corso ad uno sforzo inedito per il rilancio economico, la realizzazione delle opere pubbliche indispensabili e la gestione dell'emergenza sociale, non possono permettersi oggi una crisi che significa immobilismo e divisione laddove ora servono azione, credibilità, serietà. Il Presidente Mario Draghi - sottolineano i primi cittadini - ha rappresentato fino ad ora in modo autorevole il nostro Paese nel consesso internazionale e ancora una volta ha dimostrato dignità e statura, politica e istituzionale. Draghi ha scelto con coraggio e rigore di non accontentarsi della fiducia numerica ottenuta in aula ma di esigere la sincera e leale fiducia politica di tutti i partiti che lo hanno sostenuto dall'inizio". "Noi sindaci, chiamati ogni giorno alla difficile gestione e risoluzione dei problemi che affliggono i nostri cittadini, chiediamo a Mario Draghi di andare avanti e spiegare al Parlamento le buoni ragioni che impongono di proseguire l'azione di governo.

Allo stesso modo - si legge - chiediamo con forza a tutte le forze politiche presenti in Parlamento che hanno dato vita alla maggioranza di questo ultimo anno e mezzo di pensare al bene comune e di anteporre l'interesse del Paese ai propri problemi interni. Queste forze, nel reciproco rispetto, hanno il dovere di portare in fondo il lavoro iniziato in un momento cruciale per la vita delle famiglie e delle imprese italiane. Se non dovessero farlo si prenderebbero una responsabilità storica davanti all'Italia e all'Europa e davanti alle future generazioni".

Per i sindaci "ora più che mai abbiamo bisogno di stabilità". 

Redazione

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