Giovedì, nel Giorno del Ricordo, il Consiglio comunale di Busto Arsizio ha approvato all’unanimità una mozione di Fratelli d’Italia che impegna il sindaco e la giunta a intitolare un luogo della città – preferibilmente un parco – a Norma Cossetto, giovane studentessa istriana sequestrata, violentata e uccisa dalle bande titine nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943.
Questa mattina il partito si è ritrovato in centro per ricordare i martiri delle foibe e l’esodo delle popolazioni istriane, giuliane e dalmate. Presente anche la deputata Paola Frassinetti.
«Strada ancora lunga»
A Busto la partecipazione al Giorno del Ricordo è stata unanime. La mozione su Norma Cossetto presentata da Fratelli d’Italia è stata votata favorevolmente dall’intera assise.
«La condivisione del ricordo è a macchia di leopardo – osserva l’onorevole Frassinetti, presente al banchetto in via Milano al fianco di consiglieri, dirigenti e militanti cittadini –. In altri luoghi ci sono state manifestazioni negazioniste. Ho incontrato il ministro Maria Cristina Messa e le ho chiesto di intervenire per frenare una deriva che riguarda anche le università».
La deputata cita criticamente Tomaso Montanari, rettore dell’Università per Stranieri di Siena promotore di un convegno dal titolo “Uso politico della memoria e revanscismo fascista: la genesi del Giorno del ricordo” contro cui si era già scagliato il sindaco Emanuele Antonelli.
«Non mancano esempi opposti a quelli di Busto – prosegue Frassinetti –. Occorre condivisione su questa storia e non bisogno aver paura di etichettare chi ha trucidato queste persone, ossia partigiani comunisti. La strada è lunga, ma abbiamo fatto approvare una mozione che chiede che delle foibe parlino nelle scuole le associazioni degli esuli, proprio per evitare forme di negazionismo. Piuttosto che parlarne male, è meglio non dire nulla».
«Ed è una vergogna che non sia stata revocata l’onorificenza a Tito», aggiunge Massimiliano Nardi, presidente del circolo cittadino di Fratelli d’Italia. «Anche su questo stiamo dando battaglia», fa sapere Frassinetti.
Un parco per Norma Cossetto
La mozione di Fratelli d’Italia è stata approvata proprio nel Giorno del Ricordo. Durante le celebrazioni dell’importante giornata, era stato sottolineato come Busto Arsizio, e in particolare il quartiere di Borsano, si sia distinta per aver accolto centinaia di esuli costretti a fuggire dalle loro terre (leggi qui).
La mozione è stata illustrata da Claudia Cozzi e presentata insieme ai colleghi Luca Folegani e Paolo Geminiani. Nel testo si legge che Norma Cossetto, insignita nel 2005 dal presidente della Repubblica della medaglia d’oro al merito civile, «vittima dell'odio anti italiano che nel 1943-1945 sfociò nell'orrore delle foibe e nella vergogna dei campi di concentramento titini e alla cui memoria nella nostra città ancora non esiste un luogo intitolato, incarna il sacrificio di tantissime donne che ancora oggi, purtroppo, sono oggetto di violenza, discriminazione e sopraffazione e in primo luogo rappresenta la necessità di non dimenticare gli orrori e le violenze di un periodo storico che ha segnato il nostro paese».
La proposta di intitolarle un parco o uno spazio di Busto è stata approvata all’unanimità, così come la richiesta partita dal capogruppo del Pd Maurizio Maggioni di coordinare un progetto che porti la città a partecipare agli eventi della rassegna Capitale della cultura europea 2025 che unirà i Comuni di Gorizia e Nova Gorica.
«Un segnale importante che abbiamo molto apprezzato», sottolinea Nardi. Questa mattina il partito ha distribuito un opuscolo dedicato alla «vicenda a lungo taciuta» curato in particolare da Marco Tomasini, autore di una tesi di laurea sulle foibe.
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