Fare il sindaco - nelle grandi città come nei piccoli Comuni - diventa sempre più complicato: per il tempo da dedicare che spesso si sottrae al proprio lavoro e alla vita privata, per le grandi responsabilità e per leggi sempre più numerose e complicate.
Ed il compenso - spesso basso e inadeguato - è sicuramente uno dei temi più dibattuti e anche tra le cause principali della difficoltà di trovare, soprattutto nei centri minori, qualcuno disponibile a candidarsi e quindi poi ad indossare la fascia Tricolore. Non è una novità che stipendi esigui hanno creato non pochi problemi agli schieramenti politici nella ricerca di possibili candidati.
Ma qualcosa si sta muovendo, visto che nella legge di bilancio 2022, c’è un provvedimento ad hoc che aumenta il salario di un sindaco di una città metropolitana che dal prossimo anno si alzerà di quasi il 100 per cento. E quindi il sindaco di Torino - per esempio -, vedrà il compenso salire del 96,6 per cento, ossia dagli oltre sette mila, sfiorerà i 14 euro lordi al mese.
L’aumento d’indennità riguarderà anche i primi cittadini di amministrazioni medio o piccole, le realtà più presenti sul territorio della Granda.
Gli stipendi aumenteranno in base al numero di abitanti e all'importanza, ossia capoluogo di regione o di provincia. Un passaggio questo, che farà discutere, come sottolinea Nicola Schellino, sindaco di Carrù: “Non condivido la scelta di operare incrementi in misura proporzionale al numero di abitanti - spiega - avrebbe avuto più senso, a mio avviso, un incremento percentile in misura fissa per tutti gli amministratori, atteso che le responsabilità dettate dal TUEL, il Testo unico degli enti locali, sono le medesime per ogni Sindaco, e ciò indipendentemente dal numero di residenti nel proprio Comune".
"Credo comunque che la scelta di aumentare l’indennità agli amministratori locali vada letta come un riconoscimento a chi è chiamato ad assumersi quotidianamente significative responsabilità senza un riconoscimento economico, nei piccoli Comuni, proporzionato all'impegno, tenuto conto che le responsabilità sono pari a quelle dei sindaci delle grandi città".
Il sindaco Schellino, evidenzia anche un altro passaggio traballante: “Il fatto che tale incremento, in larga parte, debba essere coperto dal bilancio comunale penalizza certamente i Comuni che hanno meno disponibilità finanziarie”.
Infatti lo Stato concorrerà alla spesa per il rialzo delle indennità, che per il resto sarà a carico delle casse del Comune interessato. E qui nasce la questione politica: visto che per alzare l’indennità serve una variazione di bilancio che deve avere il via libera del Consiglio Comunale, chi se la sentirà di innescare un dibattito tanto divisivo? Molti potrebbero rinunciare in partenza al “regalo” di Draghi ritenendo l’aumento sconveniente dal punto di vista elettorale.
“La decisione di aumentare lo stipendio per gli amministratori degli enti locali - dice Lorenzo Bono, sindaco di Bernezzo - rappresenta un riconoscimento alle grandi responsabilità che i sindaci devono assumere nel corso del loro mandato. Inoltre può rappresentare un incentivo, soprattutto nei piccoli Comuni, ad avere persone e in particolare giovani che dedicano il loro tempo al servizio delle persone del territorio in cui vivono. Alla base dell'impegno amministrativo - conclude Bono - rimane però la passione e questa non si può creare né incentivare con l'aumento della retribuzione”.
In attesa di nuovi sviluppi è il sindaco di Cuneo Federico Borgna, che preferisce commentare solo a provvedimento approvato: "Il tema dell’indennità riconosciuta ai sindaci fa parte di una battaglia intrapresa dall’Anci ed accolta positivamente dal governo che affronta più aspetti relativi alla funzione degli amministratori locali, a partire dalla responsabilità penale ed erariale, all’incompatibilità ed all'incandidabilità che sono previste solo per i sindaci e per nessuna altra figura istituzionale. Secondo me occorrerà valutare se sarà mantenuta nel passaggio in parlamento la riparametrazione dell’indennità ed in che misura prima di fare qualsiasi valutazione o commento".
Commenti