Quali saranno le ricadute politiche della nascita del nuovo gruppo consiliare “Alba liberale” è presto per dirlo.
Al momento non risultano infatti del tutto chiare le ragioni che hanno portato i consiglieri comunali Sebastiano Cavalli (gruppo “Alba 2019”), Nadia Gomba (“Per Alba Cirio”) e Olinto Magara (gruppo “Carlotta Boffa”) a dar vita a un nuovo soggetto.
A questi va politicamente aggiunto Domenico Boeri, eletto nella lista “Per Alba Cirio”, anche se la sua posizione di presidente del Consiglio comunale gli richiede un ruolo super partes.
Se da un lato questa novità riduce la frammentarietà dell’assise comunale albese, dall’altro evidenzia fibrillazioni in corso.
È passato meno di un anno dall’insediamento della nuova maggioranza di centrodestra guidata dal sindaco Carlo Bo (Forza Italia), eletto al primo turno col 51% dei consensi.
Bo, nella tornata elettorale del maggio scorso, aveva battuto i suoi tre sfidanti: Olindo Cervella (41%), espressione del centrosinistra, Giorgio De Giorgis (4,2%), candidato sindaco dei 5 Stelle, e Lorenzo Paglieri (3,7%), leader di “Alba Bene Comune”.
Se la vittoria del centrodestra era stata netta – l’imprenditore Bo aveva vinto al primo turno senza dover ricorrere al ballottaggio -, non così l’inizio del suo mandato, apparso più incerto anche per via delle complesse dinamiche interne alla sua coalizione.
L’annuncio della costituzione del gruppo “Alba liberale” è avvenuto nella seduta di Consiglio tenutasi in streaming mercoledì scorso 29 aprile.
Nelle intenzioni degli aderenti – al di là delle motivazioni ufficiali - pare ci sia la richiesta al sindaco di affrontare con piglio più deciso alcune questioni, con particolare riferimento alla difficile situazione determinatasi a seguito dell’emergenza sanitaria in atto.
Il blocco delle attività, a partire dalle cantine, e la paralisi del turismo sono infatti per Alba e per le Langhe tutte elemento di forte apprensione.
Per tornare all’aspetto più propriamente politico dal quale siamo partiti, i retroscenisti riferiscono di tensioni, non meglio precisate, tra il sindaco Bo e il presidente del Consiglio comunale Boeri.
Da annotare come – alla luce delle novità intercorse – escano di scena le due liste che, in fase elettorale, avevano avuto una forte caratterizzazione personalistica: “Per Alba Cirio” e “Carlotta Boffa”.
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