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Eventi e Turismo | 25 ottobre 2025, 07:21

Il Premio Tenco è donna: Anna Castiglia e La Niña ridisegnano i confini. E l’Ariston si accende tra Cristicchi, Ricky Gianco e i Baustelle (Foto)

Dal Sud arrivano le nuove voci della canzone d’autore: Anna Castiglia e La Niña incantano, mentre Cristicchi, Ricky Gianco e i Baustelle riportano all’Ariston la memoria e la forza della musica che resiste

Il Premio Tenco è donna: Anna Castiglia e La Niña ridisegnano i confini. E l’Ariston si accende tra Cristicchi, Ricky Gianco e i Baustelle (Foto)

Se la prima serata aveva il ritmo travolgente dei Balcani, la seconda ha la voce del Sud. Dal mare di Catania al cuore di Napoli, la musica femminile prende per mano il pubblico del Tenco e lo conduce in un viaggio tra accenti mediterranei e nuove visioni. È un’Ariston che profuma di sale e terra, che vibra di grazia e denuncia, dove la parola “memoria” si intreccia con quella, più urgente, di “resistenza”.

Ad aprire la serata, condotta per l'occasione da Silvia Boschero (con Antonio Silva), è Anna Castiglia, vincitrice della Targa Tenco come migliore opera prima con Mi piace. Una rivelazione. Sul palco porta il tip tap e una voce capace di ferire e accarezzare, tra ironia e malinconia. “Essere qui è un onore immenso — ha detto — Tenco viene ricordato come il Leopardi della musica, ma era divertentissimo. Mi ha aperto un mondo”. Dopo di lei, Moni Ovadia scuote il teatro. Tre brani, tra cui Palestina terra di dolore, diventano un pugno allo stomaco. “L’umanità è stata testimone di una delle cose più atroci che abbia visto — dice — mi ha mosso e commosso profondamente”. Sullo sfondo, Gaza, evocata come ferita aperta nel cuore dell’Europa.

Poi tocca a La Niña, altra protagonista assoluta della serata con la Targa Tenco per Furèsta. Solo voce e chitarra, un’intensità viscerale che conquista. Il suo canto in dialetto napoletano, antico e modernissimo, diventa un atto d’amore per la propria terra e un messaggio di libertà. Nel mezzo, l’omaggio poetico e struggente di Omar Pedrini e Massimo Priviero a Neil Young con Helpless, un momento di pura bellezza sospesa. E quando sale sul palco Simone Cristicchi, l’Ariston diventa memoria viva. Con gli archi del GNU Quartet riporta il pubblico dentro il suo mondo: Magazzino 18, Ti regalerò una rosa, Quando sarai piccola. Ogni parola è una carezza che riapre ferite, che parla di storia e umanità.

Tra i riconoscimenti assegnati nella seconda serata, spazio anche a Caroline Pagani, premiata come produttrice artistica del miglior album a progetto Pagani per Pagani. Sul palco e in conferenza stampa ha regalato uno dei momenti più toccanti del Tenco 2025, cantando a cappella Albergo ad ore. Una voce pura, essenziale, che ha riempito la sala di silenzio e commozione. Un omaggio autentico alla tradizione della canzone d’autore, e al tempo stesso una dichiarazione d’amore alla memoria, che in questa edizione del Premio Tenco vibra più viva che mai.

La commozione prosegue con Ricky Gianco, premiato per la carriera. Simpatico, ironico, autentico, riporta in sala il profumo del rock’n’roll e un legame diretto con Luigi Tenco: “Non avrei mai immaginato che sarebbe successo tutto quello che è successo — aveva detto in conferenza stampa — È come se Luigi fosse qui”. Il pubblico canta in coro per Ora sei rimasta sola, lui ringrazia: anche questo è rock'n'roll. 

A chiudere la serata, i Baustelle, protagonisti di un set raffinato, elegante, interrotto e poi ripreso dopo un problema tecnico, segno che la musica vera non si arrende mai. Il Vangelo di Giovanni, Contro il mondo, La guerra è finita: un viaggio sonoro tra misticismo e inquietudine. “Forse — ha detto Francesco Bianconi — la canzone d’autore è cambiata anche un po’ per colpa nostra. Ma mi piace pensare che un pezzetto di tutto questo ci appartenga”.

Così si chiude la seconda serata del Premio Tenco, nel segno della resistenza ed esistenza della musica, tra donne che riscrivono i confini e maestri che continuano a tracciare la rotta. Perché il Tenco, quest’anno più che mai, è donna.

(Foto Erika Bonazinga)

Andrea Musacchio

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