Amarezza. È questo il sentimento che esprime il ministro dell’Interno Matteo Salvini, oggi al Mauto di Torino per il convegno della Lega sull’autonomia differenziata, sulla vicenda Stellantis e Mirafiori. Venerdì 12 è previsto il grande sciopero degli operai dell’indotto automotive, che insieme a sindacati e istituzioni porteranno per le strade del capoluogo l’urlo di dolore di un settore sempre più in crisi.
"Non è l'epilogo che si meritava Torino"
E sulla vicenda Stellantis e Mirafiori, Salvini ha commentato: “Rimane solo tanto sacrificio e tanto lavoro di Torino”. “Posso dire – ha poi aggiunto - che visti i miliardi che hanno messo gli italiani e i Governi, non è l’epilogo che si meritavano Torino, il Piemonte e gli operai”.
"Di italiano rimasto poco"
Parole che suonano ancora più forti perché alle sue spalle c’è il ritratto di Giovanni Agnelli, che nel 1899 fu tra i fondatori della Fiat. “Della vicenda – ha aggiunto il ministro -se ne sta occupando il ministro Urso, che sicuramente farà il massimo. Ma in Stellantis di italiano - fiscalmente, moralmente, culturalmente e dal punto di vista produttivo – è rimasto poco”. “Mi spiace perché hanno rovinato una bellissima storia” ha chiosato.
E sempre rimanendo a Torino, uno dei terreni di scontro dell’ultima campagna elettorale è sicuramente Askatasuna. Il capogruppo della Lega Fabrizio Ricca, dopo il secondo sopralluogo annullato nel centro sociale dal Comune per motivi di sicurezza, aveva invitato Salvini a visitare la struttura di corso Regina 47. “Mi occupo di metropolitana, – ha replicato – non ho in preventivo di andare a visitare centri sociali”.
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