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Politica | 04 novembre 2022, 10:45

Provincia, il programma di Robaldo ottiene undici voti favorevoli su dodici

Forza Italia e Lega si allineano al Patto Civico per la Granda. Fratelli d’Italia si astiene ma non vota contro. Per capire se sarà davvero “grosse koalition” bisognerà aspettare l’11 novembre, quando verranno assegnate le deleghe

Provincia, il programma di Robaldo ottiene undici voti favorevoli su dodici

Luca Robaldo esce trionfante dalla prima seduta del Consiglio provinciale, dopo che il suo programma ha ottenuto la quasi unanimità.

Puntualizziamo “quasi” perché mentre i due consiglieri di Forza Italia, Massimo Antoniotti e Graziella Viale, e i due della Lega, Simona Giaccardi e Stefano Rosso, hanno votato a favore delle sue linee programmatiche, Marco Bailo (Fratelli d’Italia) si è astenuto.



A conti fatti un successone per Robaldo, considerato che non ci sono stati voti contrari e il centrodestra è arrivato al voto in ordine sparso.  

In verità, all’inizio della seduta sembrava che qualche fuocherello d’artificio potesse esserci, ma – alla prova dei fatti – si è dovuto prendere atto che “tanto tuonò che non piovve”.



Simona Giaccardi, infatti, invocando l’articolo 10 dello Statuto, aveva chiesto che il programma non venisse posto ai voti, trattandosi di una semplice presa d’atto.

Ne è nata una breve discussione, gestita abilmente dallo stesso presidente, il quale ha detto di preferire che vi fosse una votazione, trattandosi di un atto di indirizzo politico.

E così è stato e anche i due esponenti della Lega si sono allineati insieme ai colleghi di Forza Italia.

La stessa Giaccardi, al momento della votazione, con una scelta che è parsa in contraddizione con quanto richiesto a inizio seduta, si è espressa a favore chiedendo considerazione per il suo gruppo nella ripartizione delle deleghe.

Dai banchi della maggioranza, Davide Sannazzaro, Pietro Danna, Silvano Dovetta e Bruna Sibille hanno manifestato apprezzamento per il programma e per come il presidente aveva affrontato la campagna elettorale.



Antoniotti, vicepresidente reggente nel dopo-Borgna ha rimarcato il fatto che “se fossi stato io presidente avrei detto più o meno le stesse cose” e affermato che “le istituzioni vengono prima di tutto” e ancora che “forse non era il caso di contrapporci nella sfida per la presidenza”.

Insomma, un clima da tarallucci e vino a dispetto di una campagna elettorale solo un mese fa “aveva stressato i territori”, come hanno ricordato Sannazzaro e Dovetta.

Robaldo, dal canto suo, ha mostrato di padroneggiare la situazione.

Non ha dovuto stressarsi troppo, visto che gli sono arrivati in dote, senza colpo ferire, anche i voti di Lega e Forza Italia che pure lo avevano osteggiato contrapponendogli Roberto Dalmazzo.

Solo Bailo ha scelto di non votare a favore.

Il suo è stato – come ha spiegato – “un atto politico di rispetto nei confronti degli amministratori locali a cui abbiamo chiesto il voto”.

Il sindaco di Magliano Alpi, esponente di Fratelli d’Italia, ha comunque voluto
precisare che il suo era un gesto di “coerenza politica ma non di ostilità verso il presidente”.

Per capire se e come la “grosse koalition” si materializzerà, occorrerà attendere il Consiglio provinciale dell’11 novembre.

In quella data verranno assegnate le deleghe, ma probabilmente non ancora la vicepresidenza.

L’unica – a quanto si dice – motivo ora di qualche stress per Robaldo.

GpT

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