La Regione Liguria è pronta a chiedere i danni d’immagine per la vicenda della finta aggressione fascista prima denunciata da un sindacalista Cgil a Sestri Ponente, e poi rivelatasi un falso.
“Se agli esiti dell’indagine della magistratura ci saranno delle accuse di questo tipo, io come presidente proporrò in giunta una delibera per costituirci parte civile per la richiesta di danno d’immagine”. Così il presidente Marco Bucci ha risposto all’interrogazione presentata dal consigliere Angelo Vaccarezza (Forza Italia) “sulla possibilità di richiesta danni come Regione Liguria per la divulgazione dell’immagine di un’infondata nuova insorgenza di violenza politica sul territorio ligure”.
Bucci, sempre in costante battibecco con le minoranze, ha poi parlato di una necessità di “reagire” e che si tratta “non solo di una questione di immagine del consiglio regionale, ma di tutta Genova e di tutta la Liguria”.
“È inaccettabile che i consiglieri regionali vadano a partecipare a questi eventi quando sono assolutamente falsi - ha aggiunto il presidente riferendosi alla manifestazione organizzata poco dopo la denuncia dell’aggressione - cinquecento persone in piazza a Sestri Ponente fanno vedere che noi siamo un po’ naïf. Sarebbe bello se si costituissero tutti quanti, anche le minoranze, parte civile per dare un segnale, come abbiamo fatto con il crollo del ponte Morandi”.
“Qualcuno rischia di dover rispondere di un reato penale - ha detto Angelo Vaccarezza nel presentare il documento all’aula - mi auguro che, se questo avverrà, Regione Liguria, ma anche i partiti del centrosinistra e il sindacato, siano parte lesa in quell’aula per tutelare l’immagine di questa terra che ha pagato tanto in termini di morti”.
Il consigliere di Forza Italia, inoltre, ha presentato un’altra interrogazione sul tema, per chiedere un passo indietro sull’ordine del giorno 96 presentato in aula il 15 aprile scorso dalle minoranze proprio per condannare quella che al tempo era ancora la denuncia di un’aggressione di stampo fascista. “Che si lavori per la distensione, non solo non usare temi violenti ma anche condannare i violenti, le violenze e le bugie - ha detto Vaccarezza - spero presto di leggere una condanna nei confronti di coloro che hanno imbrattato il centro di Genova, e una condanna per chi il 25 Aprile ha fischiato il sindaco di Genova e il presidente della Regione”.
In risposta, il presidente Bucci ha parlato di “pensieri molto tristi e di grande delusione, non commento le azioni della giustizia ma commento il fatto che molti consiglieri in quest’aula si sono stracciati le vesti anche in piazza senza essersi accertati della verità. Uno sgarbo verso i genovesi, sarebbe bello se qualcuno avesse detto ‘abbiamo sbagliato’. Se raccontiamo frottole in aula, poi non possiamo lamentarci se le persone in città raccontano frottole”.
Poi, sempre tra le proteste delle opposizioni, l’accusa al centrosinistra, anche in chiave elezioni comunali: “Chiediamo che ci sia un ravvedimento operoso di tutte le forze politiche, che si dissocino da quello che è successo e abbiano la volontà di esprimersi nei confronti di chi ha raccontato frottole. Forze politiche, candidati alle elezioni e il circo che c’è attorno dovrebbero rendersi conto che queste cose devono essere viste in maniera diversa. I cittadini hanno diritto di avere la verità e noi siamo impegnati nel dare la verità ai cittadini”.
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