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Politica | 11 giugno 2022, 12:51

Caso padel a Diano Marina, parla Marcello Bellacicco: "Impossibile che sia avvenuto tutto all'insaputa del sindaco Za Garibaldi"

Intervista al capogruppo di minoranza sugli abusi rilevati dai vigili al centro di via Cà Rossa

Caso padel a Diano Marina, parla Marcello Bellacicco: "Impossibile che sia avvenuto tutto all'insaputa del sindaco Za Garibaldi"

"La vicenda del complesso sportivo del padel?  È una delle tante situazioni avvilenti di questo periodo a Diano Marina ma non ci sorprende assolutamente, perché possiamo dire che, in tempi non sospetti, avevamo lanciato un avvertimento al sindaco Za Garibaldi su una possibile situazione di questo genere". Lo dichiara al nostro giornale il capogruppo della Lista Civica Diano Marina Marcello Bellacicco

Avevate avvertito l'amministrazione? "In uno dei primi consigli comunali -prosegue Bellacicco -  avevamo presentato una specifica interrogazione a Za Garibaldi proprio sul complesso sportivo che stava sorgendo a Cà Rossa, chiedendogli se fosse a conoscenza dello sviluppo del progetto e quale impatto avrebbe avuto in quella zona, in termini ambientali e sulle possibilità di parcheggio, che già erano ridotte.

Lo avevamo fatto perché, attraverso un accesso agli atti, avevamo verificato che l'area interessata, rientrando tra quelle a rischio idrogeologico e non avendo volumetrie edificabili , non garantiva le necessarie prerogative per un impianto sportivo di tale importanza per Diano Marina e per le sue esigenze turistiche. Ma Za Garibaldi, che ricordiamo ha anche la delega all'edilizia da più di dieci anni, mi rispose che non ne sapeva nulla. Allora rimasi sorpreso, perché  pensavo che un sindaco dovesse essere a conoscenza di un progetto di tale importanza. Con il senno di oggi, devo invece dire che tutto è nella norma, perché  Za Garibaldi non sa mai nulla e, soprattutto, non è mai responsabile di nulla".

Quindi, secondo lei, c'è una responsabilità dell'Amministrazione Comunale?

"Ragioniamo insieme, un ex consigliere comunale di maggioranza, candidato nella lista elettorale del sindaco, decide di mettere su un impianto sportivo con 5 campi di padel, un'area relax, con docce, lettini, sdraio ed ombrelloni, un'area ristoro (per grigliate, aperitivi e serate a tema), una zona massaggi, un'area giochi per i più piccoli, un'area bike per escursioni nel territorio con relativa assistenza e un'area Calisthenics. Può essere che tutto ciò avvenga senza che il Sindaco, suo amico e compagno poltico, ne sappia nulla? Cominciano i lavori e nel progetto è coinvolto professionalmente anche un ingegnere, marito di una consigliera della maggioranza di Za Garibaldi. Ma lui continua a non saperne nulla, visto che non si registra alcun suo intervento. Finisce l'allestimento dei campi di paddle e, mentre continuano gli altri lavori, iniziano ad utilizzarli. Dalle foto e dai proclami che appaiono sul sito FB della Diano Paddle, risulta l'affluenza anche di alcuni funzionari del Comune, dello stesso Za Garibaldi e di alcuni suoi consiglieri, nonché del suo mentore politico, l'assessore regionale Marco Scaiola. Ma nonostante tutto ciò l'inerzia del sindaco continua, perché, sicuramente, non ne sa ancora nulla. Cominciano le proteste dei residenti della zona, sia dianesi che foresti I quali, oltre al loro mancato coinvolgimento preventivo, lamentano un uso spregiudicato e chiassoso degli impianti. Ma il sindaco continua ad ignorare qualsiasi cosa riguardi questo progetto. La Paddle Accademy si avvia trionfalmente all'inaugurazione dell'impianto, prevedendo la partecipazione di autorità politiche regionali e, addirittura, del presidente della Regione Piemonte Cirio e il sindaco non si muove. Viene preparato un depliant promozionale, in cui, tra gli sponsor, figura anche il ristorante la cui proprietà è riconducibile a Za Garibaldi, ma lui continua ad ignorare il problema. Questi sono fatti incontrovertibili che denotano un'inaccettabile assenza del sindaco di fronte ad un problema che era sotto gli occhi di tutti, ma non I suoi, che erano voltati verso altre parti. C'è da chiedersi il perché , visti tutti I segnali che gli erano giunti, a partire dal nostro in Consiglio Comunale".

Però, ora non può negare che l'amministrazione sia intervenuta mandando funzionari e vigili che hanno rilevato degli abusi

"Proprio per niente. Intanto bisogna sottolineare che l'intervento è stato dell'Ufficio Edilizia dell'ingegner Volpara, a cui va il nostro plauso, per aver dato corso a quanto previsto dalla legge. Ma è importante evidenziare che questo è avvenuto a seguito di un esposto dei residenti, che ha innescato un'attività investigativa dei carabinieri di Diano Marina e l'interesse della Procura d di Imperia. Non di certo per volontà di Za Garibaldi.

E adesso cosa succederà secondo lei?

"Cosa le devo dire? In certi momenti mi sembra di sparare sulla Croce Rossa.

Il padel è uno degli sport del momento, per cui una cittadina come la nostra meriterebbe un progetto fatto per bene, in una zona idonea, come potrebbe essere quella nei pressi del campo di calcio. Ora, invece, ci ritroviamo in una situazione in cui abbiamo una struttura monca, raffazzonata e soggetta alle attenzioni della Magistratura. Tutto veramente penoso, come le tante altre situazioni di Diano Marina. Servizio di Raccolta rifiuti allo sbando, rifornimento idrico allo sfascio, pista ciclabile che non esiste e che chissà quando arriverà, progetto di nuove scuole di cui non si sa nulla, spiagge non ancora pronte, gestione della polizia municipale dilettantesca ed incosciente, voragine della strada a Serreta che da più di un anno attende l'inizio dei lavori, un porto turistico degradato e potrei continuare. Tutto questo è sotto gli occhi di tutti, ma sembra non toccare minimamente Za Garibaldi e la sua amministrazione e questo lo considero il peggiore di tutti I nostri problemi, anche se, bisogna ammettere, almeno due cose le ha fatte. Il rinnovo del suo ufficio e l'aumento del suo stipendio".

Diego David

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