Il Nazionale

Cronaca | 20 maggio 2022, 19:27

"La guerra la pagano i poveri": folla multicolore in piazza Castello per lo stop al conflitto sulle note della Bandakadabra [VIDEO]

Oggi flash mob anche di 100 giovani europei in piazza Bodoni hanno lanciato il grido "Crisi, sanzioni, sudditanza, cancel culture: il tempo sta finendo. Ora serve l'Europa"

"La guerra la pagano i poveri": folla multicolore in piazza Castello per lo stop al conflitto sulle note della Bandakadabra [VIDEO]

 

Una folla multicolore in piazza Castello, animata dalle note della Bandakadabra, per dire no alla guerra in Ucraina. Dalle 18 davanti ai cancelli dei Musei Reali si sono ritrovati circa duecento manifestanti di Askatasuna, Radio Blackout, Cub, USB, No Tav, Sinistra Anticapitalista, Rifondazione Comunista, Exticion Rebellion, del FAI e del Movimento Studentesco per chiedere lo stop al conflitto. Una mobilitazione in occasione del Consiglio d’Europa dei Ministri Esteri che si è svolto ieri ed oggi tra Torino e Venaria Reale. 

Manifestazione unitaria contro la guerra

"Siamo qua - ha spiegato Fausto Cristofari, segretario provinciale di Rifondazione Comunista - per dire la nostra sulla presenza dei ministri esteri, che non stanno facendo nulla per lo stop al conflitto". "Iniziative sulla guerra - ha continuato - ce ne sono state tante, ma staccate una dall'altra. Questo vuole essere un tentativo di unire forze diverse, ma che su guerra e carovita hanno idee comuni".

"Conflitto e la crisi la pagano i più poveri"

"Nonostante dalle istituzioni si costruisca un discorso intorno alla pace, - ha aggiunto Vincenzo, del Movimento Fermiamo la guerra - nei fatti si alimenta un clima di guerra, che ha ripercussioni come l'aumento dei prezzi dei beni di consumo: è evidente che il conflitto è la crisi la pagano i più poveri".  Ad animare la piazza la Bandakadabra, che ha suonato diversi pezzi tra cui "Down by the Riverside", una canzone afro-americana contro la guerra.

Flash mob di giovani europei in piazza Bodoni

Ma quella di stasera non è stata l'unica mobilitazione della giornata contro il Consiglio d'Europa. Cento giovani italiani, francesi, spagnoli, tedeschi... si sono ritrovati per un flash mob in piazza Bodoni, dove hanno lanciato il grido "Crisi, sanzioni, sudditanza, cancel culture: il tempo sta finendo. Ora serve l'Europa". "Crediamo - spiegano Riccardo Combina, membro di giunta della Consulta provinciale degli studenti, ed Enrico Parigi rappresentante degli studenti di Giurisprudenza - che il cambiamento possa passare soltanto dalle giovani generazioni. Sogniamo di vivere su una terra che promuova le identità, contrasti lo sfruttamento economico e sociale imposto dalla globalizzazione, dia opportunità di sviluppo e futuro alle nuove generazioni".

Cinzia Gatti

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