Il Nazionale

Politica | 11 aprile 2022, 07:30

Il centrodestra cerca a Borgo un sindaco per Cuneo

Il presidente dell’Atl continua ad essere oggetto di pressing da parte di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Ma qualcuno vorrebbe tentare l’operazione “Attacco al Centro” coinvolgendo Giampaolo Beretta (Azione), sindaco uscente e non ricandidabile a Borgo San Dalmazzo

Il centrodestra cerca a Borgo un sindaco per Cuneo

Stasera ad Alba, intorno alle 17, nuovo summit fra Cirio, Bergesio e Bongioanni per vedere come uscire dall’impasse di Cuneo dove non sembra trovarsi chi voglia accettare la candidatura a sindaco per il centrodestra.

Un appuntamento che i protagonisti del vertice sperano possa essere risolutivo, ma nessuno di loro, in realtà, sembra contarci troppo.

L’imprenditore Mauro Bernardi, che giovedì 14 aprile dovrebbe essere riconfermato al vertice dell’Azienda Turistica Cuneese continua ad essere oggetto di pressing.

L’interessato indugia, si mostra riottoso e chi ben lo conosce sostiene che difficilmente accetterà di candidarsi sindaco a Cuneo preferendo di gran lunga la presidenza dell’Atl alla guida del Comune.

Nel fine settimana le diplomazie del centrodestra (ai massimi livelli), mettendo nel conto il gran rifiuto di Bernardi, avrebbero preso in considerazione un’altra ipotesi, subordinata, di raffinata sottigliezza e per questo ancor più machiavellica.

Se Bernardi, ex vicesindaco di Borgo, confermerà (come pare) il diniego, perché non andare ad interpellare direttamente il sindaco uscente della città confinante con Cuneo, Giampaolo Beretta, che deve lasciare il municipio dopo due mandati consecutivi?

È scattata – tra mille “se” e molti “ma” - quella che in consessi riservati è stata battezzata come “Operazione attacco al Centro (per Cuneo)”.

Beretta ha aderito mesi fa ad Azione, il partito di Carlo Calenda, e come tale è uomo vicino ad Enrico Costa.

Viene legittimamente da obiettare: che c’azzecca un borgarino centrista con Cuneo?

Sta tutta qui la perfidia di un’operazione che il centrodestra vorrebbe condurre in porto facendo leva sui di mal di pancia che allignano nelle fila del “Centro per Cuneo” dopo che Patrizia Manassero è stata preferita a Luca Serale.

Un tentativo di risposta che la “trimurti” del centrodestra prova a mettere a segno per ridimensionare la vittoria del Pd e del suo segretario provinciale, Mauro Calderoni.

A prescindere da quello che sarà l’esito di un passaggio che ha i contorni della spy story, resta il dato oggettivo che il centrodestra cerca a Borgo il candidato sindaco di Cuneo.

Infatti, gli altri nomi circolati nelle scorse settimane, Massimo Garnero, fratello della senatrice Daniela Santanchè, consigliere comunale eletto in Consiglio comunale a Cuneo nel 2017 nella lista di FI e poi transitato in FdI, e Franco Civallero, presidente del circolo “L Caprissi”, non risulterebbero offrire lo stesso appeal elettorale di Bernardi.

L’ipotesi Enzo Tassone, vicepresidente del Miac, già consigliere di minoranza a Peveragno, lanciata dal “grande vecchio” della destra cuneese, Paolo Chiarenza, non risulta essere mai stata seriamente presa in considerazione dai big.

Per i maggiorenti dei tre partiti, che hanno tutti posizioni di rilievo nei rispettivi partiti in ambito regionale e nazionale, il nodo va comunque sciolto e in tempi stretti.

Chi gongola, in queste ore, è Beppe Lauria, esponente della destra radicale che sta cercando di rifarsi una verginità civica, il quale, proprio nel fine settimana, ha annunciato che saranno ben sei le liste a sostenerlo: “Cuneo per Cuneo”, “Progetto Cuneo”, “Italexit- Paragone”, “Io Apro – Rinascimento Vittorio Sgarbi”, “Popolo della Famiglia”, “Cuneo per la Costituzione”.

Pur ammettendo che non tutte siano complete, si tratta pur sempre di un piccolo esercito di 150/180 candidati coi quali il centrodestra “classico” dovrà fare i conti nel capoluogo.

Lauria non fa mistero di puntare a superare con la sua compagine la percentuale di consenso dei tre partiti nei confronti dei quali condurrà una battaglia ricorrendo ad armi convenzionali e non.

Di intensità quasi certamente superiore a quella che utilizzerà nei confronti del centro-sinistra di Patrizia Manassero.

Comunque, se l’operazione “Attacco al Centro” vedrà la luce e non fallirà per defezione del protagonista, è destinata ad introdurre nuovi ed interessanti elementi nella corsa al municipio.

Ma perché la campagna elettorale possa dichiararsi aperta, è indispensabile che Cirio, Bergesio e Bongioanni riescano a far schiudere l’uovo di Pasqua.

Se la sorpresa dovesse essere Beretta, sarebbe davvero una…sorpresa.

GpT

Commenti