Il Nazionale

Politica | 02 aprile 2022, 18:15

Chieri, il sindaco fa rimuovere la bandiera dell'Ucraina? Sacco: "Mi è stato chiesto di toglierla"

La consigliera comunale attacca: "Da un lato la maggioranza scende in piazza per dire no alla guerra e poi si sente turbata dalla presenza della bandiera di quello stesso Stato invaso"

Chieri, il sindaco fa rimuovere la bandiera dell'Ucraina? Sacco: "Mi è stato chiesto di toglierla"

Una bandiera rimossa, un regolamento applicato alla lettera e tante polemiche. E' destinato a far discutere quanto successo durante il consiglio comunale di Chieri, dove il sindaco Alessandro Sicchiero avrebbe chiesto, insieme al presidente Federico Ronco e ad alcuni consiglieri, di rimuovere la bandiera dell'Ucraina esposta dalla consigliera Rachele Sacco (Progetto per Chieri).

A raccontarlo la stessa consigliera Sacco: "Se nella vicina Baldissero Torinese il Sindaco ha fatto rimuovere le bandiere della Pace dalla scuola, a Chieri non siamo da meno". "Hanno sventolato il regolamento comunale come arma contro la bandiera di una nazione il cui popolo è stato aggredito e sta venendo massacrato. Non si comprende come da un lato la maggioranza scenda in piazza per dire no alla guerra e poi si senta turbata dalla presenza della bandiera di quello stesso Stato invaso" attacca Sacco

"Il fatto è che quella bandiera in Consiglio l’avevo portata io, per rappresentare la mia solidarietà, vera, e la mia sincera preoccupazione per la sofferenza del popolo ucraino. Tanto è bastato per farli alterare" prosegue la consigliera. 

"Poco c’è mancato che servisse la forza pubblica per allontanare quel vessillo giallo blu che in tutto il mondo viene esposto come solidarietà e volontà di pace. In tutto il mondo, ovviamente, ma non nel Consiglio comunale a Chieri" continua Sacco

"Mi chiedo - conclude la consigliera comunale - cosa offenda alla loro vista quella bandiera, così come quella arcobaleno esposta nelle scuole di Baldissero. Per questi ultimi, persino il Prefetto ha confermato che non è vietata. Io non ricorrerò certo al giudizio del Prefetto nel merito, ma faccio appello al buon senso e alla coscienza dei consiglieri e dei cittadini chieresi. Ho sentito volare parole pesanti, di grave offesa ai consiglieri, turbati da quella bandierina adagiata di fronte a me. Credo che ci sia da parte loro molta ipocrisia e che le loro manifestazioni di solidarietà siano solo di facciata".

Redazione

Commenti