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Politica | 31 marzo 2022, 07:34

Ospedale di pianura, incertezza sull'area, scelta che compete alla Regione

Le elezioni amministrative di Savigliano mettono in difficoltà l’assessore alla Sanità Icardi il quale aveva annunciato il pronunciamento entro fine marzo

Ospedale di pianura, incertezza sull'area, scelta che compete alla Regione

Chissà se, alle prese com’è coi conti della Sanità piemontese, l’assessore regionale Luigi Genesio Icardi si ricorderà della promessa da lui fatta di indicare, entro fine marzo, l’area su cui dovrebbe sorgere il nuovo ospedale di pianura.

I giovani consiglieri regionali della Lega, suoi colleghi di partito, dicono di non essere informati più di tanto.

Secondo Matteo Gagliasso, saviglianese, il pronunciamento dovrebbe esserci prima che abbia inizio la campagna elettorale in vista del voto amministrativo della città di Savigliano.

Paolo Demarchi, saluzzese, con la prudenza che lo caratterizza non si sbilancia.

Il fatto che Savigliano vada alle urne nei prossimi mesi per eleggere il nuovo sindaco e rinnovare il Consiglio comunale è un fattore politico che pesa, considerato che sarà proprio l’ospedale uno dei temi salienti che segneranno la corsa al municipio.

Icardi, sulla scorta delle indicazioni fornitegli dai tecnici, ha due possibilità: o si pronuncia subito, oppure non potrà che farlo dopo l’insediamento della nuova amministrazione saviglianese.

Pur rilevando che il nuovo ospedale del quadrante Nord Ovest non è questione esclusivamente saviglianese, visto che riguarda anche l’area saluzzese e fossanese, sarebbe ingenuo ritenere che le vicende legate alle votazioni comunali di Savigliano non abbiano voce in capitolo.

In verità, l’assessore finora si è sempre trincerato dietro una scelta che dovrebbe essere “non politica”, ma basata piuttosto su dati oggettivi forniti dallo studio di ingegneri cui è stato affidato il compito di redigere lo studio di fattibilità e il progetto.

È appena il caso di ricordare che, nel frattempo, si stanno frapponendo per la sanità piemontese altri ostacoli di natura economica di non poco conto.

Tuttavia, questi aspetti finanziari non dovrebbero influire sulla nuova struttura sanitaria considerato che non hanno nulla a che vedere con le spese correnti.

Tre sono le ipotesi ad oggi sul tappeto.

La prima, perorata anche dall’associazione “Amici dell’ospedale Santissima Annunziata, riguarda l’area attigua all’attuale sede ospedaliera, ma appare difficilmente percorribile per varie ragioni. Non ultime la superficie esigua dell’area, la difficoltà di accesso viario e, ancor più, il fatto che il terreno è attraversato da un corso d’acqua, il Rio Chiaretto.

La seconda, in prossimità del Consorzio Agrario.

La terza, sull’asse della provinciale 662 Saluzzo-Savigliano, in prossimità dello stabilimento Panna Elena o della Sekurit Saint Gobain.

Quest’ultima è quella che risulterebbe maggiormente gradita agli amministratori del Saluzzese, i quali, per altro, si sono sempre detti disponibili a che il nuovo ospedale sorga sul territorio del Comune di Savigliano ma sia di facile accesso a chi arriva dai paesi della pianura e dalle valli Po e Varaita.

Erano stati proprio gli amministratori del Saluzzese, qualche settimana fa, dopo una dichiarazione in Consiglio comunale del sindaco di Savigliano, Giulio Ambroggio, che sembrava rimettere in discussione le indicazioni precedentemente concordate tra i sindaci, a chiedere un confronto urgente all’assessore regionale.

Incontro che non risulta sia stato ancora calendarizzato.

Il fatto che Icardi, nel suo intervento all’inaugurazione della Fiera della Meccanizzazione Agricola, non abbia fatto nemmeno un fugace cenno alla questione fa pensare che la Regione stia temporeggiando.

Giampaolo Testa

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