Dopo la sentenza sull'affaire Rimborsopoli bis, che ha visto condannata a due anni anche l'assessore comunale alle Politiche Sociali, Volontariato e Sanità, Mariangela Cotto, non sono mancati gli interventi di alcuni esponenti della politica locale.
Cotto, che ieri, da noi cercata telefonicamente, ha annunciato la volontà di dimettere nella giornata di oggi, ha così commentato la sentenza: "Dimettersi è un atto giusto, anche per potermi difendere al meglio. Spero che faremo tutti ricorso in Appello". L'assessore è difeso dall'avvocato Aldo Mirate. Con lei, è stato condannato anche un altro ex consigliere regionale di Asti, Luca Robotti (per lui 2 anni e 6 mesi).
Il giorno dopo la sentenza, arriva la solidarietà del consigliere comunale della Lega, Pierfranco Verrua.
"Sono vicino a Mariangela - puntualizza Verrua in una nota stampa - per una sentenza che ritengo ingiusta sia dal punto di vista morale e sia dal punto di vista tecnico. Conosco Mariangela da molto tempo, siamo su diverse posizioni politiche, ma riconosco in lei una persona che si è sempre dedicata alla nostra città e provincia, senza lesinare tempo, impegno e risorse (soprattutto personali)".
Verrua, nel suo intervento, si concentra soprattutto sul ricordo delle numerose iniziative innovative portate avanti dall'assessore, nell’interesse della comunità.
"Ecco perché questa sentenza appare oltremodo ingiusta e non rispecchia i principi di rigore e serietà che hanno sempre guidato e caratterizzato la sua azione politica ed amministrativa - scrive - La giustizia non ha, certamente, reso un buon servizio alla collettività, allontanare Mariangela dall’impegno politico attivo per la città di Asti è un danno enorme. Considero questa condanna un segnale negativo per tutti coloro che intendono l’azione politica come impegno attivo al servizio della comunità".
Intanto le dimissioni da assessore di Mariangela Cotto sono attese in giornata.
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