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Politica | 15 febbraio 2022, 07:11

Elezioni Cuneo, si stringe la rosa dei nomi per il dopo Borgna

La maggioranza uscente pare orientata a scegliere tra una donna del Pd, la vicesindaco Patrizia Manassero, e due uomini, Luca Serale, assessore all’Urbanistica, “mister preferenza” nel 2017 di “Centro per Cuneo” e Alessandro Spedale, presidente del Consiglio comunale, espressione di “Cuneo Solidale”

Elezioni Cuneo, si stringe la rosa dei nomi per il dopo Borgna

Il tempo stringe e le grandi manovre che da mesi ristagnavano costringono ora la maggioranza di Federico Borgna ad un’accelerazione per individuare chi dovrà raccoglierne il testimone.

Nelle elezioni comunali del 2017, dopo le convulse vicende che portarono il Partito Democratico a convergere, in dirittura d’arrivo, sul nome di Borgna, si registrò un sostanziale pareggio tra il Pd e la lista civica “Centro per Cuneo”.

La fase preelettorale, proprio in virtù di quel pareggio, è delicata anche perché verrà giocata, come sempre avviene a Cuneo, con un occhio rivolto al municipio e l’altro alla Fondazione CrCuneo.

Il Pd, durante l’ultimo congresso provinciale, ha ufficialmente investito l’attuale vicesindaco Patrizia Manassero (617 preferenze nel 2017).

Il “Centro per Cuneo” non sembra però intenzionato a cedere il passo a chi ha condiviso solo l’ultimo quinquennio dei due mandati di Borgna e rivendica la primogenitura lasciando intendere di avere oggi, su piazza, maggiore capacità di consenso.

La rosa dei nomi posta sul tavolo dei partner di coalizione ha quattro petali, rappresentati dai quattro assessori: Luca Serale, Franca Giordano, Davide Dalmasso e Cristina Clerico.

Una quaterna che – osservano gli addetti ai lavori – si sta concentrando, col passare dei giorni, su Serale, l’uomo che, con 719 preferenze personali, era stato il “mister preferenza” nella consultazione elettorale di cinque anni fa.  

La lista “Cuneo Solidale e Democratica”, dal canto suo, facendo leva sulle tensioni che andranno verosimilmente crescendo nei prossimi giorni tra Pd e centristi civici, prova a porsi come forza d’interposizione e chiede disponibilità al “suo” presidente del Consiglio, Alessandro Spedale (297 preferenze nel 2017).

La maggioranza, nel corso della consiliatura in scadenza, ha perso per strada la gamba dei “Moderati” di Mimmo Portas, essendo l’unico consigliere eletto in quella formazione, Alberto Coggiola, passato a Fratelli d’Italia.

Il vero braccio di ferro sarà dunque di tipo politico: da un lato il Pd, che potrebbe far asse con i “Solidali”, e dall’altro i centristi che annunciano di avere già abbondanza di richieste di candidati per comporre la loro lista.

La coalizione finora ha retto senza particolari scossoni, sia in virtù del “patto della porchetta”, sancito in occasione dei summit di maggioranza in quel di san Chiaffredo di Busca, ma soprattutto grazie alla paziente opera di tessitura svolta da Borgna.

Il sindaco ancora non si pronuncia, ma il silenzio – se le elezioni verranno confermate per la primavera, come pare – non potrà procrastinarsi oltre.

Come infatti recita il sacro testo dell’Ecclesiaste – “c’è un tempo per tacere e uno per parlare”.

Ora l’attesa è conoscere l’oracolo di Borgna, visto che le forze della coalizione, in tempi non sospetti, gli avevano unanimemente chiesto di pronunciarsi, lasciando intendere che il suo giudizio sarebbe stato dirimente per assicurare compattezza e continuità alla maggioranza.     

GpT

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