Il Comune di Torino al lavoro per salvare Comala: ad annunciarlo il sindaco Stefano Lo Russo, “che ha spiegato come la Città stia operando per rivedere la previsione edilizia”. L’attuale progetto per realizzare l’Esselunga nell’ex Westinghouse prevede la cancellazione di questa realtà: nei giardini dell’ex caserma La Marmora passerà infatti la strada per costruire il centro congressi e il supermercato.
Mobilitazione per salvare Comala
In questi mesi centinaia di giovani si sono mobilitati per difendere Comala, dove sorgono aule studio per universitari, associazioni culturali e attività per giovani e ragazzi. Sabato si è svolto un corteo, dove si sono registrati tensioni tra la polizia ed un centinaio di attivisti dei centri sociali Askatasuna e Gabrio. L’assessore comunali alle Politiche Giovanili Jacopo Rosatelli ha contestato le forze dell’ordine, sottolineando come non sia “giustifica assolutamente una gestione 'muscolare' dell'ordine pubblico".
"Non mi hanno fatto piacere né la polizia insultata, né i ragazzi feriti"
“L’episodio di sabato – ha detto in Consiglio Comunale Lo Russo, replicando agli attacchi della minoranza verso l’esponente della sua giunta– non è bello: non mi ha fatto piacere vedere né la polizia insultata, né i ragazzi feriti. Rosatelli ha parlato come esponente politico e non a titolo dell’amministrazione: questo non mina la mia fiducia in lui”.
"Al lavoro per rivedere la previsione edilizia"
“L’aula studio davanti a Comala – ha spiegato il sindaco - nasce in virtù del Covid, non all’origine. Il secondo elemento è che il progetto edilizio di Essalunga pone questioni di carattere viabilistico e di mobilità che questa amministrazione si è trovata sul tavolo. L’unica azione politica maturata in queste settimane e che stiamo verificando, rilevando l’enorme utilità svolta dall’associazione e la grande riappropriazione dello spazio verde a fini universitari, è rivedere la previsione edilizia”. Una situazione dal punto di vista urbanistico complessa, perché ci “sono analisi di impatto ambientale”.
"Sistemare i regimi concessori"
“Non vogliamo solo risolvere la questione della strada di accesso, ma fare anche un ragionamento per sistemare i regimi concessori degli spazi e la compatibilità della tensostruttura con la rifunzionalizzazione più ampia dell’area” ha concluso Lo Russo.
L'area appartiene alla Città, che la concessa in via temporanea all'associazione, che in questi anni ha però fatto investimenti di oltre 200 mila euro per creare uno spazio culturale e sociale frequentato da migliaia di fruitori e studenti della Circoscrizione 3.
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