Il Nazionale

Politica | 16 luglio 2021, 10:20

"La Cavallerizza come la Gallinara: lo Stato eserciti la prelazione e la compri"

La richiesta del capogruppo del M4O Damiano Carretto, che per riqualificare il bene Unesco propone di usare i fondi del Pnnr

"La Cavallerizza come la Gallinara: lo Stato eserciti la prelazione e la compri"

Bloccare in extremis la vendita della Cavallerizza Reale ai privati, facendola acquistare dal Ministero dei Beni Culturali tramite il diritto di prelazione. E’ questo l’obiettivo dell’ordine del giorno del capogruppo del Movimento 4 Ottobre Damiano Carretto, che da anni si batte contro la messa sul mercato del complesso patrimonio Unesco.

Undici mln e 280 mila euro per comprare la Cavallerizza

La Giunta Appendino lo scorso 30 aprile ha pubblicato un bando per la vendita dell’immobile di via Verdi, con la base d’asta fissata ad undici milioni e 280 mila euro. Per trovare i compratori del bene ci sono 4 mesi di tempi: la gara scade il 9 settembre. Un atto che segue l’approvazione in Sala Rossa, lo scorso 8 febbraio, del Progetto Unitario di Riqualificazione che punta a recuperare il "quartiere" alle spalle del Regio, in parte distrutto da un incendio.

"Prelazione del Ministero per evitare che la Cavallerizza vada ai privati"

Un iter che Carretto spera di stoppare tramite un atto che, come ha spiegato questa mattina in Commissione Cultura, “chiede alla Giunta Appendino di valutare di ricorrere alla prelazione Artistica, per evitare che la Cavallerizza passi definitivamente in mani private”.  “La prelazione artistica -ha aggiunto - consente al Ministero di acquistare un bene storico e architettonico, oggetto di vendita, allo stesso prezzo a cui è messo sul mercato”.

Strumento usato nel 2020 dal Mibact per l'isola Gallinara

Un strumento che nell’estate 2020 lo Stato ha esercitato comprando una parte dell’isola Gallinara davanti ad Albenga nel savonese, evitando così che finisse nelle mani del magnate ucraino Olexandr Boguslayev. Ma non è l’unica strada che Carretto intende percorrere per stoppare la vendita. “Verrà fatta – ha chiarito il consigliere – un’azione politica da portare avanti in Parlamento per capire la legittimità sul decreto di alienazione”.

I soldi del Pnnr per riqualificare il bene Unesco

E una volta acquistato il bene, alla luce anche delle difficoltà economiche di Palazzo Civico, i soldi per la riqualificazione potrebbero essere quelli del Pnnr. Una possibilità, come confermato anche dagli uffici comunali, che al momento è assolutamente aperta. “Sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – hanno spiegato – la situazione è fluida. Nel documento che elabora le sei missioni di finanziamento, ce n’è una dedicata ai progetti di valenza culturale con attrattività turistica. Su queste missioni dovranno uscire dei bandi e qui sarà il Governo che dovrà decidere i criteri: solo in quel momento potremo verificare di avere i requisiti per partecipare”.

"La Città non ha spazi pubblici come la Cavallerizza"

Il patrimonio storico e architettonico di Torino non penso debba essere ceduto ai privati: la Città non ha spazi pubblici come la Cavallerizza” ha concluso Carretto, chiedendo che l’atto sia discusso in Consiglio Comunale il prima possibile data l’imminente fine legislatura.

Cinzia Gatti

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