Nel 2017, in vista delle comunali di Cuneo, tutti erano convinti che il Movimento 5 Stelle sarebbe stata la sorpresa delle urne.
A spoglio avvenuto, si dovette constatare che, rispetto ai 2456 voti (8,4%) ottenuti cinque anni prima (2012), i pentastellati avevano perso per strada un migliaio di voti scendendo a 1443 (5,6%).
Tuttavia, in virtù dell’elezione a sindaco al primo turno di Federico Borgna espressero comunque due consiglieri comunali: Manuele Isoardi, candidato sindaco e consigliere uscente e Silvia Maria Cina (74 preferenze personali).
Quest’ultima oggi è capogruppo consiliare, in virtù del principio di alternanza stabilito tra lei e Isoardi.
É a lei, dunque, che ci rivolgiamo per cercare di capire come il M5S, ad un anno dal ritorno alle urne, pensa di affrontare la prossima competizione elettorale.
“Noi continuiamo a lavorare in base alle nostre forze e al nostro stile. Non nego – afferma Silvia Cina – che ci piacerebbe poter mantenere la nostra autonomia, con il nostro simbolo, che rappresenta una diversità rispetto alle altre forze politiche. Tutti, in campagna elettorale, parlano di democrazia partecipata, poi alla resa dei conti ciascuno persegue i propri obiettivi e il tornaconto della propria forza politica. Noi – aggiunge – siamo diversi perché quando vengono proposti provvedimenti utili per la collettività li votiamo. Non siamo a priori contro le altre forze politiche, semmai contro il metodo da loro utilizzato. Riteniamo che la popolazione debba essere maggiormente coinvolta, specie – annota – quando si tratta di scelte che hanno un forte impatto sulla vita dei cittadini”.
Ad esempio, nel caso della scelta dell’area del nuovo ospedale, data la portata della decisione, Isoardi e Cina, chiedono che venga interpellata la cittadinanza. Non usano espressamente il termine “referendum” anche se il riferimento agli strumenti previsti dal regolamento comunale è abbastanza chiaro.
“La democrazia partecipata è il nostro faro guida. Altri – rileva ancora la capogruppo – non hanno evidentemente questa nostra sensibilità”.
Appena più complesso il discorso di prospettiva politica, rispetto alla quale Cina non si sbilancia.
“Certo il quadro della politica nazionale ha subito profondi cambiamenti, ma la linea del Movimento è rimasta sempre chiara. Per noi – afferma - non sono importanti le formule di governo, ma la sostanza”.
E quando le si chiede, sulla scorta delle manovre in corso a Torino tra 5 Stelle e Pd, se a Cuneo è ipotizzabile, il prossimo anno, un’intesa elettorale di questo tipo risponde: “Non glielo so dire e non dipende da me. Quel che però le posso assicurare è che se alleanza dovesse esserci, sarà esclusivamente su basi programmatiche, con pochi e ben definiti punti di accordo”.
Detto in altri termini: il Movimento 5 Stelle, in attesa di capire quel che succederà nel capoluogo regionale, non cerca alleanza, ma nemmeno le esclude.
Politica | 23 marzo 2021, 13:15
Cuneo, M5S: “Non cerchiamo alleanze, ma non le escludiamo”
Silvia Cina, capogruppo consiliare, a proposito di eventuali intese elettorali col Pd, spiega che “se mai dovessero realizzarsi potranno avvenire solo su basi programmatiche ben precise”
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