Alla fine è arrivato: dopo un Consiglio dei Ministri durato parecchie ore e dopo giorni di trattative (e fibrillazioni), è il premier Giuseppe Conte a prendere la parola per raccontare il nuovo decreto, ribattezzato questa volta il Decreto Rilancio.
Un provvedimento a 360 gradi, che cerca di toccare anche quei settori che con i decreti passati si erano sentiti esclusi, ma al tempo stesso di migliorare gli strumenti già messi in atto, ma che con il passare delle settimane hanno mostrato più di qualche difetto. "E' un testo complesso - dice Conte - con oltre 250 articoli e per 55 miliardi di euro di valore, pari a due manovre, due leggi di bilancio". "Sapevamo - prosegue il premier - che il Paese è in attesa, ma ogni ora di lavoro era fondamentale: non è stato un minuto di più rispetto allo stretto necessario. La parola passa al Parlamento, con la speranza che il testo possa essere anche migliorato".
"Un Paese in difficoltà": dalle imprese alla scuola
"Abbiamo  lavorato a questo decreto nella consapevolezza di un Paese in grande  difficoltà - ha sottolineato Conte -, ma ci sono al suo interno anche le  premesse perché questa fase di ripartenza possa rappresentare un inizio  di ripresa economica e sociale. Ci sono imprenditori in difficoltà e  negozianti che non sanno se potranno riaprire: il vostro grido di dolore  non è rimasto inascoltato e ce l'abbiamo messa tutta per  irrobustire ulteriormente il sostegno a chi ha perso il lavoro  rafforzando sia la cassa integrazione che il bonus per gli autonomi,  cercando di far arrivare i soldi in maniera ancora più rapida rispetto  al passato. Ma ci sono anche provvedimenti per dare impulso al rilancio,  con sgravi e aiuti, anche a fondo perduto. Abbiamo istituito anche un  reddito di emergenza e abbiamo ben presente il problema della scuola,  che pur con la didattica a distanza non cancella la difficoltà di avere i  bambini a casa".
 
Gli ammortizzatori sociali: pagati l'85% della cassa integrazione e l'80% del bonus autonomi
"Ci  sono 25,6 miliardi di euro per i lavoratori - dice Conte - per  rifinanziare e rafforzare la cassa integrazione e i bonus autonomi. Ma  sappiamo che dobbiamo arrivare soprattutto in maniera semplice, rapida e  veloce a coloro che non hanno ancora ricevuto nulla. Fin qui sono state  pagate circa l'85% delle domande della cassa integrazione e 80% del  bonus autonomi, raggiungendo 4,6 milioni di lavoratori, ma soprattutto  la cassa in deroga ha mostrato dei ritardi: è un meccanismo farraginoso,  pensato in periodi normali e non fuori dall'ordinario come questo.  Abbiamo snellito questa procedura e confidiamo di recuperare il terreno  perduto".
Il ruolo della Pubblica amministrazione
"Allo stesso tempo - aggiunge il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli  - ci sono gli anticipi per saldare i crediti da parte della Pubblica  Amministrazione e al tempo stesso per evitare che per le aziende che non  hanno lavorato arrivassero bollette con costi fissi delle utenze. Ma al  tempo stesso sosteniamo il trasferimento tecnologico e le start up, che  sono l'economia del futuro. Lavoreremo anche alla sburocratizzazione e  rilanceremo il concetto della fiducia del Governo verso gli  imprenditori".
Tasse: tagli per 4 miliardi
E sempre tra  gli aiuti per le imprese, il premier assicura sostegno a tutte le  realtà: "Ci saranno 15-16 miliardi per le imprese, sia per le piccole  che per le grandi, aiutando anche a ricapitalizzare - dice Conte -.  Inoltre tagliamo fino a 4 miliardi di tasse per chi fattura fino a 250  milioni con lo stop all'Irap di giugno. E ci saranno sconti per  quegli esercizi e attività aperti al pubblico che dovranno adattare le  proprie strutture alle misure anti Covid. Inoltre rinviamo contributi e  accertamenti a settembre e aiutiamo a pagare gli affitti dei  locali". Sul fronte dell'edilizia: "Tutti potranno ristrutturare, per  dare una boccata di ossigeno all'edilizia: non si spenderà un soldo per  effettuare questo tipo di interventi".
Welfare, Sanità, Scuola e Ricerca
"Incrementiamo  i fondi per le non autosufficienze e istituiamo i fondi per il sostegno  alle strutture semi-residenziali per le persone con disabilità -  annuncia Giuseppe Conte -, mentre per la Sanità daremo 3 miliardi e 250  milioni. Per la scuola stanziamo un miliardo e 250 milioni in due anni  per un rientro a settembre in piena sicurezza, ma anche per  la digitalizzazione, così come per lo svolgimento della Maturità in  presenza e in sicurezza. Le risorse serviranno anche a stabilizzare il  corpo docente, con 16mila nuovi posti per insegnanti, così da arrivare a  78mila nuovi insegnanti di ruolo. Un altro miliardo e 400 milioni  saranno destinati a università e ricerca: "Abbiamo avuto la  consapevolezza in questo periodo di quanto sia importante rafforzare la  ricerca: ci sarà spazio per 4000 ricercatori nuovi, sperando che possano  rientrare tanti giovani talenti italiani dall'estero", dice Conte. 
Agricoltura: "Gli invisibili saranno meno invisibili"
E'  stato un punto di grande scontro, quello sull'emersione degli  irregolari. E tutta la tensione accumulata in questi giorni si  percepisce nell'intervento del ministro Teresa Bellanova,  titolare del dicastero per le Politiche agricole: "Gli invisibili  saranno meno invisibili - si commuove il ministro - concedendo loro i  diritti che ci permettono di sottrarre uomini, forze ed energie al  caporalato e alla malavita. Lo Stato è più forte del caporalato".  Annunciato anche un miliardo e 150 milioni per la filiera  agroalimentare.
Cultura e turismo: arrivano i bonus vacanze e i soldi per gli addetti
Il  presidente Conte, inoltre, ha parlato di due dei settori che più hanno  denunciato scarsa attenzione da parte del Governo: il turismo e la  cultura. "In arrivo il bonus vacanza fino a 500 euro per famiglie con  Isee inferiore a 40mila euro, ma anche un Fondo strategico per il  turismo da 150 milioni più 20 milioni per la promozione del turismo.  L'occupazione del suolo pubblico potrà avvenire per i locali senza  pagare la Tosap e non si pagherà la prima rata per l'Imu delle strutture  turistiche".
Per la cultura, invece, "ci sarà un'indennità da 600  euro per gli addetti ai lavori, anche per i mesi di aprile e maggio,  oltre a un Fondo cultura per 50 milioni di euro".













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