Il Nazionale

Politica | 03 maggio 2020, 07:16

Tutto pronto per Porta Palazzo, commercianti soddisfatti ma non troppo: "Si poteva aprire prima”

Lunedì 4 maggio via libera condizionato al mercato orto-frutticolo e alimentare all'aperto. Per gli operatori è già qualcosa, ma resta la delusione per un'attesa durata più di un mese

Tutto pronto per Porta Palazzo, commercianti soddisfatti ma non troppo: "Si poteva aprire prima”

Come ormai noto lunedì 4 maggio riaprirà, alle condizioni concordate dai rappresentanti di Porta Palazzo con il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, il mercato all'aperto su Piazza della Repubblica. Si ripartirà con orario ridotto dalle 7 alle 14, dalla metà dei banchi rispetto alla normalità e dalla rotazione settimanale degli operatori, con 90 postazioni riservate all'area orto-frutticola e alimentare più 28 per i coltivatori diretti a fianco della “Tettoia dell'orologio”.

Tutto il mercato sarà recintato da transenne e reti metalliche, con aree d'attesa, due ingressi (in corrispondenza della Galleria Umberto I e del civico 10 di piazza della Repubblica) e due uscite (entrambe all'incrocio tra via Milano e corso Regina Margherita) costantemente presidiati da personale appositamente formato e volontari. Per quanto riguarda le modalità d'accesso, ogni banco potrà accogliere al massimo due clienti mentre la vendita verrà fatta evitando contatti diretti sia con la merce che con i commercianti; tutte le fermate Gtt sulla piazza, infine, saranno temporaneamente sospese.

La notizia è stata accolta con moderata soddisfazione dai commercianti, convinti : Non ci crederò – commenta Cesare Di Termini, uno dei coordinatori – fino a quando non lo vedrò con i miei occhi perché, all'ultimo momento, è sempre uscito qualcosa per rimandare. A Porta Palazzo qualche problema c'è sempre stato ma quella delle ultime settimane è stata soltanto una perdita di tempo. Come se non bastasse, stiamo facendo tutto a spese nostre, compresa la recinzione (escluse 25 transenne fornite dalla Circoscrizione 7, ndr): ce la stiamo mettendo tutta per rispettare le normative ma avremo i binocoli puntati”.

Lo stesso pensiero è condiviso anche da Salvatore Colosimo e da Ivano Podestani della Fondazione di Comunità Porta Palazzo: “Ci sentiamo – aggiunge il primo – un po' presi in giro dalle istituzioni, che hanno fatto di tutto per temporeggiare fino al 4 maggio: lunedì finalmente si ripartirà, mi auguro di dare una buona impressione alla città perché questo mercato è sempre stato sotto gli occhi di tutti. Vendendo salumi e formaggi, la chiusura improvvisa mi ha costretto a regalare della merce, molti altri operatori l'hanno buttata via e la carenza di entrate si è fatta sentire”.

“La modalità - dichiara il secondo – con cui è stata condotta la vicenda è deludente perché la soluzione trovata era quella già proposta da tempo, l'unico aspetto positivo riguarda la mancata introduzione delle giornate di prova. Adesso occorrerà pensare sia a come aiutare gli operatori, che dovranno arrangiarsi lavorando la metà, a orario ridotto e con un'affluenza più bassa, che i clienti, perché questa situazione rischia di far aumentare i prezzi creando problematiche tra le fasce popolari; come Fondazione lavoreremo proprio su questi aspetti”.

Marco Berton

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