Oggi il presente il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure occidentale, Paolo Emilio Signorini, a margine di un incontro con la stampa sulle prospettive per i porti di Genova e Savona nel 2020 è stato interrogato dai giornalisti sulla situazione di crisi relativa ai due passeggeri imbarcati a Savona, ora su una nave ora ormeggiata nel porto di Civitavecchia con tutti i i suoi 6 mila passeggeri a bordo, a rischio contagio da Coronavirus. Si teme che una coppia di turisti provenienti da Hong Kong possa avere contratto l'infezione che in queste ore spaventa tutto il mondo.
"Con il tenore di spostamenti che abbiamo oggi nel mondo era prevedibile che il Coronavirus si sarebbe diffuso - ha commentato Signorini -, cosa che forse sta anche accadendo in maniera abbastanza ben gestita e controllata. A livello italiano mi pare di vedere una situazione sotto controllo con il caso di Civitavecchia, sia a livello di task force installata al Ministero della Salute, sia a livello di gestione della situazione nel porto: mi pare che la Capitaneria stia gestendo in maniera molto oculata il caso seguendo le linee guida del Ministero".
"Ovviamente tenere settemila persone su una nave non è un'operazione semplicissima - prosegue Signorini -, ma mi pare stia tutto avvenendo in maniera ordinata. Ovviamente espletati i controlli sui due casi sospetti si potrà procedere allo sbarco dei passeggeri. Guardando anche alle prossime settimane dal nostro punto vista, quello dell'autorità di sistema portuale, stiamo cercando di capire anche come evolve la situazione in Cina; attualmente nel paese si festeggia il capodanno cinese, e mi risulta che il governo abbia invitato fino al 9 febbraio a non ritornare nelle aziende. Si tratta di un periodo necessario anche per capire i tassi di diffusione del virus e i suoi meccanismi di rafforzamento, per questo aspetterei dopo il 10 febbraio al fine capire quali possano essere eventuali misure emergenziali da adottare".
E anche sul porto di Savona al momento non sono previsti specifici interventi di contenimento di un potenziale rischio contagio, che effettivamente potrebbe non sussistere: "Credo dobbiamo aspettare gli esiti degli esami condotti a Civitavecchia - conclude Signorini -. A seconda dell'esito dei test sui due passeggeri con sintomi sospetti ed eventualmente di ulteriori approfondimenti sui passeggeri. IN questo contesto si stanno applicando le direttive impartite dal Ministero, e tutti i porti sono a questo punto preparati a gestire casi che dovessero insorgere sia su navi in porto che su navi in arrivo".
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