Il Nazionale

Politica | 19 novembre 2025, 09:34

Ex Ilva, Salis: "Preoccupata per lo stallo totale che si sta verificando sulla vertenza: il governo ha fallito troppe volte"

"Gli annunci sono stati ancora una volta disattesi: ora è il tempo delle risposte". Nel frattempo prosegue lo sciopero a Cornigliano, dove i lavoratori manterranno un presidio a oltranza

Ex Ilva, Salis: "Preoccupata per lo stallo totale che si sta verificando sulla vertenza: il governo ha fallito troppe volte"

"Sono estremamente preoccupata per lo stallo totale che si sta verificando sulla vertenza ex Ilva, con un migliaio di lavoratori e di famiglie genovesi che rischiano seriamente di perdere salario e impiego e una città e un Paese che rischiano di perdere uno dei principali asset di sviluppo economico e industriale". così la sindaca di Genova, Silvia Salis, in merito allo sciopero e alle manifestazioni dei lavoratori ex Ilva attualmente in corso a Cornigliano, dove manterranno un presidio a oltranza per protestare "contro il blocco degli impianti del nord e il piano che prevede l'aumento della cassa integrazione straordinaria fino a 6mila unità".

"Il governo ha fallito troppe volte nella ricerca di una soluzione efficace per il futuro dell’azienda, dei lavoratori e dell’industria di questa città e di questo Paese - sottolinea Salis - Il momento delle risposte è già arrivato da tempo e non è più procrastinabile. I lavoratori avevano giustamente chiesto a questa amministrazione una posizione decisa che salvaguardasse il loro impiego, lo stabilimento e uno sviluppo industriale sostenibile".

E ancora: "Questa amministrazione, fin dai primi giorni del suo insediamento, non si è tirata indietro e ha assunto una posizione decisa, non senza criticità dal punto di vista politico, ma pensando al futuro con un atto di estrema responsabilità nei confronti dei lavoratori e dello sviluppo industriale ed economico della città. Ma gli annunci del governo sono stati ancora una volta disattesi: ora è il tempo delle risposte". 

Salis conclude ribadendo "totale vicinanza ai lavoratori e di Genova e di tutti gli stabilimenti. Siamo pronti a richiamare nuovamente il governo alle sue responsabilità in tutte le sedi istituzionali e politiche. Infine, da sindaca non posso non appellarmi ai lavoratori affinché le comprensibili azioni di protesta restino nell’alveo del rispetto del resto della cittadinanza". 

"Il piano del governo porta alla chiusura della fabbrica con la conseguenza che a Genova abbiamo mille posti di lavoro a rischio, mille famiglie che rischiano di perdere il loro sostentamento e la fine della siderurgia nella nostra città e nel paese": così Armando Palombo, delegato Fiom Cgil della ex Ilva di Cornigliano e Stefano Bonazzi Segretario Generale Fiom Cgil Genova. 

In una nota il sindacato sottolinea la "pesante situazione che investe la siderurgia italiana e il sito industriale di Cornigliano". "Dal primo gennaio - proseguono Palombo e Bonazzi - saranno in 6 mila a livello nazionale a trovarsi in cassa integrazione e dal primo di marzo chiuderanno tutti gli impianti. Chiediamo alle istituzioni locali di non stare in silenzio e di adoperarsi per contrastare la decisione del Governo e impedire la chiusura di Cornigliano".

Redazione

Commenti