Indennizzi ai cittadini della fascia 0-30 versati entro giugno del 2026, parcheggio di via Ferri finanziato con un progetto di rigenerazione urbana e concessione del diritto di superficie di novantanove anni da parte di Trenitalia di parte delle ex officine Rivarolo per la realizzazione del Distretto Educativo dell’Innovazione.
Questo è il risultato della riunione che questo pomeriggio si è svolta in Prefettura ala presenza del viceministro dei Trasporti Edoardo Rixi, del presidente di Regione Liguria Marco Bucci, della sindaca di Genova Silvia Salis, del presidente dell’ALPIM Carlo Castellano e dei rappresentanti di RFI, Trenitalia e Italfer.
Una riunione convocata dal Commissario Straordinario del Progetto Unico Calogero Mauceri e che ha chiarito quale sarà il prossimo futuro della Valpolcevera e della sua popolazione ribadendo la necessità di un lavoro che coinvolga tutti gli Enti per rispondere in maniera puntuale alle esigenze del territorio, migliorando la vita dei residenti delle aree interessate dal cantiere del Nodo di Genova.
“I lavori del Terzo Valico stanno andando avanti secondo cronoprogramma - ha spiegato il viceministro Rixi -, quindi ci aspettiamo di aprire la linea secondo le previsioni. Quello che ci preoccupa è il tema degli indennizzi, soprattutto per la fascia 0–30: non solo per i cantieri, ma anche per la futura circolazione ferroviaria”. Poi l’annuncio: “Vorremmo che entro il 2026 venissero indennizzati tutti i cittadini. Speriamo già nei primi mesi del 2026, ma l’obiettivo è concludere entro giugno”.
L’ostacolo che per due anni ha fermato tutto, cioè la necessità di attendere il progetto completo di rigenerazione urbana prima di avviare i singoli interventi, è stato finalmente superato svincolando gli interventi. “Non dobbiamo più aspettare la presentazione del progetto unico. Era un collo di bottiglia che ha rallentato tutto” ha continuato il viceministro.
Rixi ha ribadito che i fondi ci sono ma non sono infiniti, soprattutto dopo i recenti tagli lineari: “Il Governo si impegna, ma i soldi sono quelli che sono. Mi arrabbio quando vedo risorse non utilizzate: le risorse vanno impiegate subito, altrimenti rischiamo di averne meno. Anche sugli indennizzi è così: i debiti verso i cittadini si pagano ora”.
La vera novità della giornata arriva da Trenitalia ed è la concessione del diritto di superficie per novantanove anni, Una concessione che non avrà costo per le casse del Comune perché in comodato d’uso gratuito. “Oggi la novità è che Ferrovie, in particolare Trenitalia, dà disponibilità del sedime in comodato d’uso gratuito per realizzare il liceo tecnologico”, ha annunciato Rixi.
È il passaggio decisivo che sblocca il Distretto Educativo dell’Innovazione (DEDI): una scuola superiore sperimentale, una scuola materna e una primaria, per un valore complessivo stimato di ventotto milioni di euro.
Il professor Carlo Castellano (ALPIM), che ha presentato i dati, lo ha spiegato in modo netto: “Il sedime verrà concesso gratuitamente per 99 anni. Questo elimina un costo enorme. Il progetto vale 28 milioni e prevede il liceo, la scuola materna e la primaria. Il Ministero delle Infrastrutture e il Ministero dell’Istruzione hanno dato disponibilità a entrare. In poche settimane definiremo la sperimentazione e, entro fine anno, miglioreremo l’addendum. Oggi un grande passo avanti”.
La sindaca di Genova Silvia Salis ha sottolineato il valore sociale del progetto: “La priorità è risarcire la fascia 0–30, perché deve essere chiaro: vengono prima i cittadini. Poi ci sono i tre addendum, Campasso, via Ferri e il polo del liceo scientifico-tecnologico, sul quale siamo tutti d’accordo”.
Salis ha ribadito l’importanza dell’area su cui sorgerà il distretto: “Il liceo sorgerà nella zona con il più alto abbandono scolastico della città. È importante intervenire lì, è un messaggio forte. Ci saranno classi sperimentali già attive in un altro istituto, che identificheremo a breve con il Ministero dell’Istruzione”.
Le tempistiche non sono immediate: “Per il liceo scientifico-tecnologico dobbiamo fare un nuovo documento con tutti i ministeri coinvolti. Le prime classi sperimentali partiranno nel 2027–28, perché per il 2026–27 le iscrizioni sono già in corso. Ma conto di vedere questo istituto realizzato nel corso dell’amministrazione”.
La sindaca ha ringraziato Trenitalia per la concessione della durata di novantanove anni: “È un gesto molto importante, che ci permette di costruire la scuola. È lo stesso modello del progetto di Milano Rogoredo, dove un’area difficile diventerà un polo musicale internazionale”.
Il presidente della Regione Marco Bucci ha sintetizzato così la giornata: “Il programma del 2022 è riconfermato ed è una buona cosa. Le priorità sono quattro: indennizzi, rigenerazione urbana, parcheggio e liceo tecnologico. Tutte importanti. Se i finanziamenti non saranno sufficienti, faremo accordi speciali per trovare le risorse mancanti”.
Il parcheggio di via Ferri, uno dei punti più critici e attesi dal territorio, è stato definito “risolto” dal commissario Mauceri: “Si è riusciti a trovare 3 milioni e 100 mila euro da vari enti liguri. È una richiesta forte del territorio e ora può partire”.
La sindaca ha confermato: “Quel parcheggio creava una forte tensione. Sono lieta che si sia arrivati a una soluzione”.
Il commissario Mauceri ha spiegato che la riunione era necessaria per riallineare tempi e responsabilità: “Diventa urgente dare una risposta ai cittadini. Per questo abbiamo anticipato la fase degli indennizzi senza rinunciare al progetto di rigenerazione”.
Ha spiegato la nuova architettura amministrativa con l’addendum al protocollo del Campasso per anticipare gli indennizzi, un addendum per il parcheggio di via Ferri e quello dell’accordo dedicato al Distretto Educativo. “Sono strumenti solidi giuridicamente e corretti dal punto di vista finanziario. Marceranno insieme”. Mauceri ha anche aggiornato sullo stato dei lavori: “Un binario tra Principe e Brignole è già completamente steso. Entro fine mese completeremo la galleria artificiale e inizieremo la posa del secondo binario. Sul Terzo Valico siamo vicinissimi all’abbattimento del diaframma sotto gli Appennini, probabilmente prima di Natale”.
Una riunione che traccia un percorso accelerato, capace di viaggiare su ‘diversi binari’: quattro percorsi paralleli, fondi definiti, area disponibile, cronoprogramma serrato.
Rixi lo riassume così: “Non vogliamo essere in ritardo. Per questo abbiamo diviso il percorso in quattro accordi paralleli. Ora dobbiamo correre”.













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