Il Nazionale

Politica | 16 settembre 2025, 10:15

Metropolitana, dal Comune ipotesi subentro o accordo consensuale per evitare lo stop

Dopo la rescissione del contratto con l’impresa aggiudicataria, al vaglio nuove soluzioni per andare avanti con i lavori di prolungamento verso Canepari e Martinez. L’assessore Ferrante: “L’obiettivo è evitare lunghi contenziosi”

Metropolitana, dal Comune ipotesi subentro o accordo consensuale per evitare lo stop

È dello scorso 7 agosto la decisione del Comune di Genova di avviare il procedimento di risoluzione contrattuale per gravi inadempienze, con cantieri sostanzialmente inattivi, nei confronti dell’azienda costruttrice Metrogenova Scarl (raggruppamento temporaneo CONPAT - Research, con esecutore Manelli Impresa Spa), che ha in appalto, dal 2021, i lavori per la realizzazione delle tratte di metropolitana Brin-Canepari e Brignole-Martinez.

A sollevare la questione in consiglio comunale, a distanza di più di un mese, è il consigliere Alessio Bevilacqua (Lega): “Chi abita nella zona di Brin, le mamme con bimbi iscritti alla Scuola Ariosto, i cittadini che si spostano in metropolitana per andare in centro al lavoro, vorrebbero capire se prima di prendere questa decisione sono stati presi contatti con l’azienda per comprendere le motivazioni per cui andavano a rilento i lavori. Con un cantiere allestito, la paura è che, per via di eventuali ricorsi e procedure tecniche, i tempi possano dilatarsi”. 

Dopo due anni di ritardi, di cui solo otto mesi giustificati da scavi archeologici e presenza di idrocarburi, ci siamo ritrovati con un avanzamento lavori insufficiente sulla tratta Brin-Canepari. In queste condizioni, era meglio assumersi l’onere di risolvere il contratto e affidare i lavori a un’impresa in grado e con la volontà di portarli a termine - ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici  Massimo Ferrante -. Oltre alla tratta Brin-Canepari, il contratto riguardava anche la Brignole-Martinez: lì la situazione è addirittura scandalosa. Nessun cittadino di San Fruttuoso ha mai visto un cantiere, perché in due anni i lavori non sono mai realmente iniziati. È anche per questo che siamo stati costretti a fare delle scelte difficili, ma necessarie. All’insediamento della nuova Giunta, a giugno 2025, abbiamo analizzato la situazione dell’appalto integrato, in capo al consorzio CONPAT - Research, con esecutrice Manelli Spa. L’esito è stato chiaro: per la tratta Brin-Canepari l’avanzamento era pari al 50%, con una produzione nell’ultimo anno di appena il 5% e un ritardo stimato di circa due anni; per la tratta Brignole-Martinez l’avanzamento era fermo al 10%, con il cantiere bloccato per totale inattività dell’impresa. In sostanza, l’appaltatore aveva di fatto sospeso unilateralmente i lavori, senza giustificazioni valide, nonostante i richiami e le diffide del Comune e della direzione lavori. Di fronte a questa inadempienza grave, a fine luglio 2025 abbiamo avviato il procedimento di risoluzione contrattuale previsto dall’articolo 108 del Codice degli Appalti.

Sappiamo che questa scelta comporta tempi aggiuntivi per individuare un nuovo appaltatore, ma l’esperienza ci ha convinti che fosse preferibile a proseguire con un’impresa inadempiente. L’amministrazione, attraverso le strutture tecniche, sta ora valutando due strade: una risoluzione consensuale vantaggiosa per il Comune, per evitare lunghi contenziosi, oppure il subentro nell’appalto di un’altra impresa consorziata, a condizione che offra garanzie concrete di risultato. Se queste soluzioni non avranno esito positivo, procederemo allo scorrimento della graduatoria, interpellando il secondo classificato (e, se necessario, il terzo). In questo caso, l’affidamento avverrà alle stesse condizioni economiche già presentate in sede di gara.

Qualora neppure l’interpello andasse a buon fine, verranno bandite due nuove gare parallele: una per il completamento della Brin-Canepari, sulla base del progetto esecutivo già sviluppato; l’altra per l’aggiornamento del progetto Brignole-Martinez, così da recepire il nuovo layout ferroviario e consentirne finalmente la realizzazione”. 

Chiara Orsetti

Commenti