La vicenda del Mulino Sant’Anselmo torna al centro del dibattito cittadino. Dopo un’interpellanza discussa in Consiglio comunale nel maggio scorso, è stata convocata una commissione in loco che si riunirà direttamente presso l’edificio mercoledì 10 settembre, alle ore 17, per un sopralluogo e un confronto con i referenti della società “Autostrada Asti-Cuneo S.p.a.”. All’appuntamento, oltre ai consiglieri comunali, sono stati invitati anche i sindaci dell’assemblea del Parco Fluviale Gesso e Stura, sul cui territorio ricade la struttura.
Il Mulino, realizzato come opera di compensazione da parte della società Autostrade per il tratto autostradale, era stato completato anni fa e predisposto per la consegna “chiavi in mano”, con interni e spazi già pronti all’uso. La cessione al Comune di Cuneo, tuttavia, si è bloccata a causa di cavilli burocratici e da allora l’edificio è rimasto fermo nello stato in cui si trovava al momento del completamento.
(Il Mulino come si presenta oggi)
Alla commissione, come detto, parteciperanno anche i referenti della società autostradale. “Non ci aspettiamo grandi novità – spiega l’assessore al Parco Fluviale Gianfranco Demichelis – ma vogliamo dare risposta alla richiesta dei consiglieri comunali che hanno chiesto di vedere da vicino le condizioni del Mulino. Non tutti ne hanno contezza, ed è giusto che ci sia una visione condivisa”.
(L'assessore Gianfranco Demichelis)
L’invito esteso anche ai sindaci del Parco Fluviale vuole rafforzare il peso politico dell’iniziativa: “È un modo per far capire alla società Autostrade che questa partita la vogliamo chiudere”, aggiunge Demichelis.
L’incontro avrà un taglio prevalentemente propedeutico, con l’obiettivo di verificare lo stato dell’immobile e riaprire il confronto con Autostrade in un clima costruttivo. Tuttavia, il Comune non esclude di valutare in futuro anche percorsi più formali: “Stiamo facendo dei passaggi con il supporto di uno studio legale – conclude l’assessore – perché prima o poi dovremo capire come muoverci in maniera definitiva”.
La restituzione del Mulino alla città resta quindi una partita aperta, su cui Cuneo intende continuare a esercitare pressione, cercando però, almeno per ora, un approccio di dialogo.
Commenti