Un confronto serrato con la sindaca Silvia Salis e l’intenzione di non fare un passo indietro su alcuni temi cardine. Il Movimento 5 Stelle genovese esce dall’incontro con il ministro Adolfo Urso rinsaldando le proprie posizioni su ambiente, salute e occupazione nel piano di rilancio delle aree ex Ilva. Uno dei dossier più delicati sulla scrivania della prima cittadina e uno dei terreni di confronto più sentiti all’interno della maggioranza dalle parti di Palazzo Tursi.
Un giorno dopo il faccia a faccia con il ministro, il consigliere regionale Stefano Giordano parla di un momento “imbarazzante” e non solo per i temi trattati: “In primo luogo perché non si capisce quando parla Urso ed è una cosa grave, abbiamo avuto difficoltà di comprensione”. Per Giordano, poi, c’è una questione di metodo: “È vero che bisogna aprire ai soggetti tramite un’offerta privata, ma è anche vero che il Governo deve dare un indirizzo preciso. Non si può arrivare in una città e dire “diteci che cosa pensate di questo” con un rendering. Non si può dire “o così o se no vuol dire che non l’accettate”. Ci aspettavamo delle risposte che non sono arrivate. Come si fa ad accettare una cosa del genere?”.
La posizione dei pentastellati, seppur in costante confronto con l’amministrazione comunale, è fortemente a favore della nuova vita del polo industriale di Cornigliano, ma con risposte certe da parte del Governo: “Non si può pensare che questo tipo di industria sia da abbandonare, crea qualche certezza per le famiglie genovesi, ma abbiamo bisogno di dati certi. La domanda sui dati epidemiologici che ha fatto il senatore Pirondini era precisa e dire che ci sono già dati esistenti vuol dire che non si è preparati. Questo ci allarma dal punto di vista ambientale, oltretutto inserito in un contesto complicato”.
“Abbiamo chiesto garanzie su ambiente e salute, dietro al ‘green’ devono esserci delle certezze - aggiunge Giordano - sono stati avviati confronti molto serrati con la sindaca Salis sulla funivia e sul forno elettrico, ma non ci sono problemi perché c’è un buon dialogo. Su ambiente e salute non siamo disposti a fare un centimetro di passo indietro. E anche sulle garanzie occupazionali, ieri non se ne è parlato. Nel caso in cui Taranto dica di no, che cosa succede a questa azienda? Non possiamo pensare solo a Genova, la buona politica deve avere una visione di insieme”.
Altro tema di confronto tra M5S e amministrazione comunale è, come noto, il progetto della mini-funivia del Lagaccio. “Storicamente la nostra posizione è chiara al fianco del quartiere e non solo con un’analisi di posizione sulle varie infrastrutture o i potenziamenti che si possono mettere in atto - commenta Giordano - la posizione politica del Movimento 5 Stelle è storica su questo tema, non si disallinea da quello che abbiamo sempre detto. Sono profondamente ferito come cittadino, perché abito nel parco dei forti delle mura. Hanno trasformato qualcosa di storico in una passeggiata”.
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