La funivia non sarà soltanto un nuovo impianto di risalita, ma il fulcro di un progetto più ampio che punta a creare un parco sportivo e ricreativo ai forti. A dirlo è la sindaca Silvia Salis, che ha chiarito gli obiettivi dell’amministrazione: “Non vogliamo solo una mini funivia, ma un intervento che offra servizi e contenuti alla città”.
L’idea, spiegata dalla prima cittadina, è quella di integrare l’impianto con percorsi per mountain bike e downhill, spazi di allenamento, aree gioco per i più piccoli e zone picnic per le famiglie. “Deve essere utilizzato non solo dai turisti che vorranno visitare i forti, ma anche come punto di partenza per fare sport, trascorrere tempo libero nel verde e vivere la città in modo diverso”.
Salis ha ricordato che il progetto è già pronto, ma si stanno valutando alternative condivise: “Se non troviamo un’alternativa accettata dalle imprese i lavori partiranno. Quello che vogliamo, però, è mantenere la promessa di una funivia che non sorvoli i tetti del Lagaccio. Stiamo lavorando con i tecnici perché sia sostenibile”.
L’amministrazione punta anche a una sinergia con la storica cremagliera, per dare ai genovesi e ai visitatori un sistema di accesso diretto e agevole ai forti e al futuro parco sportivo. “Credo serva realismo per capire le condizioni di ogni singolo progetto”, ha concluso la sindaca. “La nostra visione è di dare al Lagaccio e a tutta Genova un’infrastruttura che unisca trasporto, natura, sport e tempo libero”.
Il progetto originale della funivia prevedeva un tracciato dalla Stazione Marittima a Forte Begato, passando per via Bari e attraversando il quartiere del Lagaccio. È proprio qui che negli anni si è concentrata la maggiore opposizione da parte della cittadinanza, contraria ai piloni previsti e favorevole invece a interventi di riqualificazione come l’allargamento di via del Lagaccio e la trasformazione dell’ex caserma Gavoglio.
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