La partenza della Global Sumud Flotilla non ha lasciato indifferente Silvia Salis: la sindaca di Genova, intervistata da Il Resto del Carlino, ha sottolineato come la città abbia risposto con partecipazione: "La risposta popolare, che è stata data in questi giorni dai genovesi e non solo, ci rende orgogliosi. In una società segnata dall’egoismo, qui c’è ancora chi sa guardare agli altri e alle loro sofferenze".
Salis ha ricordato il legame della città con la solidarietà e con la sua storia: "Genova è medaglia d’oro per la Resistenza e oggi dimostra di aiutare chi resiste. Ringrazio la Flotilla, Music for Peace, il Calp e tutti i volontari: Genova è con loro".
Poi l’appello all’esecutivo: "Il governo e la Farnesina devono seguire da vicino la missione, perché raggiunga il suo obiettivo e perché tutti tornino sani e salvi. Dove c’è un bambino che muore di fame, ci si mette in gioco".
Da ex atleta e già vicepresidente vicaria del Coni, Salis ha anche commentato la discussione sull’eventuale esclusione degli sportivi israeliani dalle competizioni: "La richiesta ha motivazioni importanti, ma resto convinta che il sistema sportivo debba mantenere indipendenza. Sono decisioni che spettano al Cio e alle Federazioni nazionali. Non tutti gli atleti condividono le scelte del proprio governo".
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