L’edizione 2025 del Nice Jazz Festival si è chiusa con numeri da capogiro e un bilancio più che positivo: oltre 44.000 spettatori accorsi tra il Théâtre de Verdure e la scena di Masséna per assistere a quattro serate di grande musica che hanno unito jazz, contaminazioni contemporanee e uno spirito profondamente inclusivo.
«Il Nice Jazz Fest è riuscito a reinventarsi rimanendo fedele al proprio DNA: aperto, inclusivo e radicato nel territorio», ha dichiarato il sindaco Christian Estrosi, sottolineando l’impegno dell’assessore Graig Monetti e delle squadre coinvolte nell’organizzazione.
Jazz senza confini: da Jorja Smith a John Scofield
Ventotto artisti e gruppi hanno animato le serate con sette performance ogni sera, offrendo una panoramica musicale che ha spaziato tra generi, stili e generazioni.
Tra i nomi più applauditi: Raye, Polo & Pan, John Scofield, Jorja Smith, The Cookers, Santa, MRCY, Mustard ed Édouard Pennes. Il festival si è così confermato crocevia internazionale di suoni e culture.
Fest’OFF: il jazz che invade la città
Parallelamente al programma principale, il Fest’OFF ha trasformato Nizza e le località della Métropole in un grande palcoscenico a cielo aperto.
Quasi 25.000 persone hanno partecipato ai circa 40 eventi gratuiti disseminati tra piazze, strade, locali e spazi culturali. Un centinaio di artisti ha portato jazz, soul, funk, ska e hip-hop ovunque: tra concerti, balli, proiezioni e performance estemporanee, il jazz si è mescolato alla vita urbana.
Il villaggio della Merenda: tra jazz e bistronomia
Novità assoluta di quest’anno, il villaggio della Merenda – omaggio alla cultura gastronomica locale, ha visto protagonista il rapper JoeyStarr in un inedito progetto culinario.
Insieme a grandi chef, ha presentato il "food system", un’esperienza tra bistronomia, street-food e prodotti del territorio. L’atmosfera è stata arricchita da attività collaterali: personalizzazione di oggetti, partite di pétanque, photobooth e tanto altro.
Spazio ai più piccoli con il Kid’s Club
Il festival ha pensato anche alle famiglie: per il secondo anno consecutivo, il Kid’s Club ha accolto i bambini dai 4 ai 10 anni con un programma ludico-educativo a tema musicale.
Tra blind test, yoga jazz, giochi, filastrocche africane e mini dance battle, i più piccoli hanno potuto vivere il festival a misura di bambino.
Jam Session notturne: l’anima del jazz continua a vibrare
Al termine dei concerti, il villaggio della Merenda si è trasformato in un autentico jazz club sotto le stelle.
Le jam session notturne, animate da musicisti locali e artisti ospiti del festival, hanno infiammato la scena con improvvisazioni mozzafiato, regalando al pubblico momenti unici fino a tarda notte.
Un festival sempre più inclusivo e sostenibile
L’edizione 2025 ha rafforzato l’impegno sociale e ambientale del festival. Tra le novità, la creazione di uno spazio RSE (Responsabilità Sociale d’Impresa) con stand dedicati alla prevenzione delle violenze di genere, all’abuso di alcol e droghe, alla sensibilizzazione sulle discriminazioni e all’educazione ambientale. Particolare attenzione è stata riservata alla raccolta differenziata e alla lotta all’inquinamento da mozziconi di sigaretta.
Anche l’accessibilità è stata una priorità: interpreti in lingua dei segni, spazi riservati, servizi igienici adattati, percorsi facilitati e parcheggi dedicati hanno garantito a tutti un’esperienza pienamente inclusiva.
Il Nice Jazz Festival 2025 si conferma, ancora una volta, non solo un grande evento musicale, ma anche un simbolo di apertura, innovazione e coesione sociale. Nizza vibra al ritmo del jazz, oggi più che mai, guardando al futuro con le radici ben piantate nella sua identità.
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