Una sessantina di imprese del territorio Alba-Bra hanno partecipato, lunedì 3 novembre, al nuovo appuntamento di “Incontriamoci a”, il format itinerante di Confindustria Cuneo che riunisce, attorno allo stesso tavolo da pranzo, imprenditori, vertici dell’associazione e amministratori locali per affrontare in modo diretto le sfide industriali di ciascuna area della provincia. Dopo le tappe di Savigliano-Saluzzo e Mondovì, e in attesa dell’incontro di Fossano a fine mese, il confronto si è svolto all’Albergo dell’Agenzia di Pollenzo, alla presenza anche dei Sindaci di Alba e Bra.
Non una conferenza, ma un dialogo operativo: questo lo spirito dell’iniziativa, pensata per far emergere criticità condivise, priorità concrete e possibili linee di collaborazione con i decisori pubblici. Un ascolto bidirezionale, chiariscono da Confindustria Cuneo, che consente alle imprese di confrontarsi tra loro e allo stesso tempo di trasferire in modo unitario le esigenze del sistema produttivo alle istituzioni del territorio.
Dalla discussione sono emersi quattro macro-temi trasversali: viabilità e infrastrutture, reperimento di personale, dazi e promozione del Made in Italy, passaggio generazionale nelle imprese
 
Sul fronte internazionale, il presidente Mariano Costamagna ha richiamato l’urgenza di difendere il valore del Made in Italy in un quadro geopolitico in evoluzione e, alla luce della recente imposizione di dazi da parte degli Stati Uniti d’America, ha tenuto a sottolineare: “Il mondo è grande e il mercato continua a cercare le nostre eccellenze. Dobbiamo puntare su ciò che ci distingue: qualità, identità, marchio. È ciò che abbiamo portato, ad esempio, anche nella recente missione economica di Confindustria Cuneo all’Expo di Osaka in Giappone”.
Tra gli aderenti all’incontro, diverse imprese del comparto vinicolo, meccanico e agroalimentare hanno confermato come l’export sia, per molte realtà del territorio, non un’opzione ma una necessità. Basti notare come dei 9 miliardi di euro fatturati nel 2024 dalle aziende associate a Confindustria Cuneo, una quota di fatturato del 27.8% sia stato generato da export.
[Durante il pranzo all'Albergo dell'Agenzia di Pollenzo interviene Mariano Costamagna, presidente di Confindustria Cuneo]
 
Altro nodo sensibile, il ricambio generazionale. La direttrice Giuliana Cirio ha sottolineato che il tema “va presidiato con continuità e in ottica di sussidiarietà interna: ci sono aziende che hanno già attraversato il passaggio di consegne e oggi affiancano quelle ancora in fase di transizione. La consapevolezza degli imprenditori c’è: sempre più spesso il ricambio viene affrontato in anticipo e vissuto come opportunità per le generazioni che subentrano, non come emergenza”.

[L'intervento della direttrice di Confindustria Cuneo, Giuliana Cirio]
Sul versante occupazionale resta centrale nel dibattito la questione ricorrente del reperimento di personale qualificato – tanto tecnico quanto amministrativo – mentre in tema di viabilità gli imprenditori hanno evidenziato la necessità di infrastrutture adeguate all’intensità dei flussi logistici tra Alba, Bra e i principali nodi regionali.
L’area Alba-Bra conta 421 aziende associate a Confindustria Cuneo, per un totale di 20.351 addetti: un terzo dell’intera base associativa provinciale e della forza lavoro complessiva. Numeri che confermano il ruolo trainante delle due città nel quadro industriale cuneese.

[Da sinistra: il Sindaco di Alba Alberto Gatto, il presidente di Confindustria Cuneo Mariano Costamagna e il Sindaco di Bra Gianni Fogliato]
“Questo percorso ci permette di mettere a fattor comune esigenze diverse di imprese radicate nello stesso territorio” è il commento a saluto dell’iniziativa del Sindaco di Bra Gianni Fogliato. “Un’opportunità di scambio che consente a tutto il nostro territorio di progredire e cogliere a pieno le sfide che ci attendono, nonché di prepararsi ai salti di qualità che riserva il futuro prossimo”: il riferimento del Sindaco di Alba Alberto Gatto è alla recente designazione di Alba a Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027 con un dossier – “Le fabbriche del vento” – sottoscritto anche da Confindustria Cuneo. Una scelta che, come ricordato nel corso del dialogo, conferma la volontà del sistema industriale di partecipare alle strategie di crescita territoriale non solo sul piano economico, ma anche culturale e identitario, riconoscendo nella cultura un moltiplicatore di attrattività, turismo e sviluppo.
“Incontriamoci a” ha un obiettivo ultimo: costruire. Industria e istituzioni, sedute allo stesso tavolo, hanno condiviso la responsabilità di programmare insieme il futuro della nostra provincia. Il format proseguirà entro fine mese con la tappa di Fossano.

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