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Eventi e Turismo | 30 giugno 2025, 12:21

Festival di Sanremo 2026: la Rai minaccia di andare a Sorrento o Rimini? Dal Comune si attende la decisione della Commissione

Ad oggi quello che conta è esclusivamente la manifestazione di interesse mentre rimbalzano voci di tv di Stato e discografici ai ferri corti con palazzo Bellevue

Festival di Sanremo 2026: la Rai minaccia di andare a Sorrento o Rimini? Dal Comune si attende la decisione della Commissione

A Sanremo è sempre tempo di Festival e, mai come quest’anno se ne parla a ritmo serrato anche in estate. La querelle legata alla manifestazione di interesse si sta chiudendo in queste ore, con la Commissione del Comune matuziano che sta lavorando alla documentazione presentata dalla Rai e da ‘girare’ poi all’Amministrazione per la fase di negoziazione con viale Mazzini.

Ma, almeno dai toni di alcuni articoli su diverse testate nazionali, sembra sia partita una campagna denigratoria contro Sanremo e l’Amministrazione, proprio per consentire alla tv di Stato di presentarsi ‘forte’ al tavolo della negoziazione per i prossimi tre appuntamenti, tra il 2026 e il 2028 (le edizioni che fanno parte della manifestazione di interesse a cui la Rai ha partecipato). Sembra infatti che viale Mazzini stia seriamente studiando una serie di alternative. Si parla già del 2027 ma, di fatto, non potrà essere così se il Comune assegnerà (quasi certamente) la kermesse canora alla Rai secondo la manifestazione di interesse, ovvero per tre anni (più l’opzione per altri tre). E invece ci sono rumors che parlano di ‘rottura’ tra comune e Rai, con quest’ultima che starebbe già lavorando a Festival alternativi sparsi in diversi luoghi del bel paese.

Ma non solo, sempre secondo le voci citate da diversi media nazionali, la tv di stato ed i discografici sarebbero ai ferri corti con palazzo Bellevue, accusato di aver chiesto troppo. Ci sarebbero, ma il condizionale è quanto mai d’obbligo, anche contatti tra Rai e discografici, per portare il Festival (che non potrà mai essere … di Sanremo, però) in altri lidi, spendendo di meno e guadagnando di più. E dove vorrebbero portare la kermesse canora? I luoghi sono sempre gli stessi, all’orizzonte c’è sempre Torino, ma si sarebbero fatti avanti luoghi del Salento, in Puglia, della Costiera Amalfitana ed anche Viareggio e Rimini. La Rai, infatti, vorrebbe portare il Festival sempre in un luogo di mare, visto che si svolgerebbe sempre in inverno.

Nel corso della presentazione del palinsesto Rai per la prossima stagione, la tv di Stato ha risposto in merito, con l'amministratore delegato della RAI, Giampaolo Rossi: "Il tema di Sanremo è centrale nella costruzione del percorso Rai. Il Festival è di Sanremo ma è anche della Rai, senza la quale non esisterebbe. Sul piano produttivo, in Europa non ci sono broadcaster che possano mettere in piedi un sistema di produzione che è unico. Non a caso ha partecipato solo la Rai. Ora attendiamo l'esito del bando e la risposta dal Comune. Siamo fiduciosi ma è già iniziata l'organizzazione della kermesse di febbraio, con Carlo Conti che ha già iniziato a lavorare. Abbiamo messo in moto la grande macchina della nostra azienda. E' ovvio che la Rai farà il Festival e sarà a Sanremo ma, se non sarà nella città dei fiori farà comunque il suo Festival perchè è in grado di avere una macchina produttiva unica in Italia e farlo ovunque". 

Da palazzo Bellevue bocche super cucite sul caso, anche perché gli amministratori, il Sindaco Mager e l’Assessore Sindoni innanzi tutto, devono attendere la fine del procedimento che sta seguendo la Commissione senza interferire nel lavoro della stessa. Solo al termine, quando i tre componenti daranno il loro ok all’offerta Rai, partiranno le telefonate verso Roma per i primi incontri.

Da non dimenticare che la Rai ha sempre tenuto questo tipo di condotta, quando si arrivava alla fase negoziale della convenzione ed ora pure la manifestazione di interesse non differisce di molto. Certo, c’è la richiesta del comune che supera di gran lunga l’esborso della tv di Stato degli ultimi anni, siamo certi che alla fine la Rai non rinuncerà a Sanremo e la città dei fiori non farà a meno della tv di Stato.

Sarebbe, tra l’altro, un peccato dividere un connubio che ha sempre lavorato bene e che, negli ultimi sei anni, ha fatto crescere l’appeal alla manifestazione (e alla città) ed anche gli introiti di viale Mazzini. ‘Squadra che vince non si tocca’, potremmo dire in gergo calcistico ma ora servirà sicuramente un ‘contatto’ tra i due componenti del team festivaliero, in modo da poter trovare l’accordo per i prossimi tre anni.

Si, perché comunque vadano le cose, se sarà dato l’ok da Commissione e Amministrazione, l’affidamento alla Rai (unica partecipante alla manifestazione di interesse) sarà triennale. E cosa accadrà nel 2028 o meglio per il 2029? Difficile ad oggi a dirsi, ma chiaramente se dalla Rai ci fosse la volontà di allontanarsi da Sanremo, il Comune avrebbe comunque tre anni per lavorare al dopo tv di Stato. Intanto si attende la metà di luglio per il prossimo step.

Carlo Alessi

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