Emozionata ma determinata, Silvia Salis ha prestato giuramento come sindaca di Genova e lo ha fatto nel corso del primo Consiglio comunale che ha segnato l’avvio del nuovo corso amministrativo.
Subito dopo il giuramento, salutato da un lungo applauso, la sindaca ha preso la parola: “Voglio iniziare ringraziando tutte le persone che hanno partecipato al voto, contribuendo a scrivere una nuova pagina per Genova. Ringrazio chi ci ha scelto, chi non l'ha fatto, e anche chi ha ancora dubbi, o distanza dalla sua politica, e al quale spero di far cambiare idea nei prossimi anni”.
Ancora: “Questo è un giorno che ci richiama al senso più profondo del servizio pubblico. Inizia il tempo della campagna elettorale, e inizia quello della responsabilità e dell'impegno. E voglio sottolineare quanto in questa fase sarà centrale per me il lavoro di squadra. La nostra giunta è composta da donne e uomini concedenti, appassionate e radicate nel territorio. Insieme con l'intero Consiglio Comunale guideremo Genova con spirito di apertura e di ascolto. Abbiamo bisogno del contributo di tutte e di tutti, per questo accoglieremo con serietà e rispetto le idee e suggerimenti che arriveranno anche dai gruppi di opposizione”.
Salis poi continua: “La campagna elettorale si è chiusa e spero e confido che da oggi le istanze e le idee saranno esposte per il bene della nostra città e non soltanto per contrapposizione ideologica. Il dialogo per me e per noi non è solo una parola, è il cuore della politica che vogliamo praticare. Una politica che non divide, ma una politica che unisce, che costruisce. Una politica che torna a dare l’esempio nei toni, nei modi, nelle scelte, nella capacità di cercare soluzioni invece che colpe. Una politica che torna a farsi sentire nelle aule e non sui social, con consigli e propositi, ma anche, siamo in democrazia, con il dissenso che dovrà essere sempre importato alla costruzione, non alle offese personali e alle diffamazioni, come accaduto negli ultimi mesi. Anche le voci critiche se mosse dall'amore per Genova avranno ascolto in questa sede. Il nostro metodo sarà semplice, apertura, rispetto, concretezza”.
Poi il riferimento ai fatti di ieri: “Ed è proprio perché crediamo in questi valori che non possiamo rimanere indifferenti di fronte alle notizie emerse negli ultimi ventiquattro ore. Genova merita trasparenza e integrità istituzionale, e chi ha responsabilità politica non può girarsi dall'altra parte o trincerarsi dietro a un silenzio oppure dissociarsi tardivamente. Genova ha scelto il cambiamento, anche per questo motivo, perché sentiva forte la necessità di voltare pagina per restituire dignità, credibilità e fiducia all’azione amministrativa. E noi onoreremo ogni giorno con questa scelta, con atti concreti, con comportamenti rigorosi, all'altezza del mandato che ci avete dato. Per questo, fin dal primo giorno, ho voluto costruire una squadra di governo competente, appassionata, profondamente legata ai territori. Non una giunta chiusa nei palazzi, ma un gruppo che ascolta, che scende in strada, che viva la città e le sue necessità. Le nostre prime azioni saranno rivolte ai quartieri e ai municipi. Più risorse e strumenti per chi viene amministrato ai territori, perché la vicinanza tra istituzioni e cittadini è per noi essenziale".
“Lavoreremo per fare di Genova una vera città universitaria. Nuovi studentati, spazi accessibili e servizi pensati per chi studia qui. I giovani sono il nostro futuro e il nostro presente e devono trovare nella città politica, cultura, lavoro e qualità della vita. Lo sviluppo delle politiche sportive sarà una priorità di questa giunta. Lo sport, come sancito dalla nostra Costituzione, deve rappresentare un diritto, non essere un lusso. Investiremo in impianti in tutti i quartieri, con sedi di socialità e inclusione per tutte le età. Io lo so bene perché vengo da lì. So cosa significa imparare a capire, a pensarsi, a credere in una squadra e voglio portare questi stessi valori nel governo della città. Lo sport unisce, educa, costruisce comunità e sarà una leva per il benessere, psicologico e fisico, per la crescita nel tempo”.
L’investimento su sostenibilità e innovazione, poi, è un altro dei valori centrali dell’amministrazione Salis: “Continueremo a lavorare con un modello di sviluppo che sostiene innovazione e sostenibilità. L'industria genovese può e deve essere protagonista della transizione ecologica. Promuoveremo imprese responsabili, tecnologie pulite e affiliate che generano valore e lavoro sostenibile. Abbiamo il dovere di lasciare un ambiente migliore a chi verrà dopo di noi e l'opportunità di dare fin da ora un'economia nuova, giusta e solida. Guarderemo anche oltre i nostri confini. Genova deve tornare ad essere un punto di riferimento internazionale. Rappresenteremo le relazioni con città europee e mediterranee e lanceremo un ruolo culturale, commerciale che solitamente ci attacchiamo. Andremo avanti con il nostro programma presentato nei mesi scorsi, cominciando ad attuare tutte le riforme e le proposte presenti. Aggiorneremo costantemente la cittadinanza sullo stato di avanzamento del nostro lavoro attraverso i canali di comunicazione dell’amministrazione. Lo faremo in modo semplice e accessibile, raccontando non solo i progetti, ma anche piccoli interventi nei quartieri, le azioni quotidiane sulla viabilità, la gestione dei rifiuti e dei servizi. La trasparenza sarà il nostro segno distintivo. Vogliamo che ogni cittadina e cittadino sappia, giorno dopo giorno, cosa stiamo facendo per migliorare Genova”.
LA SINDACA DI TUTTE E TUTTI
Salis ha concluso: “Infine, sottolineo l'impegno che caratterizzerà ogni giorno questo mandato. Sarò la sindaca di tutte e di tutti. Nessuno resterà indietro, le porte di palazzo Tursi resteranno aperte, perché l'amministrazione comunale deve essere trasparente, vicina, accessibile. Ogni cittadina e cittadino ha diritto di essere ascoltato e noi abbiamo il dovere di rispondere. Siamo qui per servire, per costruire, non per dividere, per amare questa città ogni giorno. E allora con questo spirito iniziamo oggi un nuovo cammino, con coraggio, con energia, con unità, con l'amore che tutti noi abbiamo per Genova. Un cammino che faremo tutti insieme, quel domani che abbiamo tanto aspettato è finalmente oggi. E proprio oggi una delle tracce della maturità era su quella che per l'altro è stata la parola del 2024, rispetto. Non possiamo chiedere ai nostri giovani di ritornare la loro vita sul rispetto se non siamo noi primi ad avere rispetto per il nostro ruolo, i nostri carichi, per la diversità e per gli altri. Io vi garantisco che servirò questa città per il rispetto, ridottiamo la nostra Costituzione, alle regole e al senso dello Stato”.
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