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Politica | 14 giugno 2025, 14:00

Il sindaco di Bra Gianni Fogliato dopo un anno di mandato: "Amo la mia città, il presente si costruisce dai bambini" [INTERVISTA]

“La scuola è fondamentale: considero gli alunni delle scuole d’infanzia già oggi dei cittadini a pieno titolo, non cittadini del domani. Gli imprenditori del territorio sono straordinari. La Biodiversità una grande ricchezza del Roero”

Il sindaco di Bra Gianni Fogliato dopo un anno di mandato: "Amo la mia città, il presente si costruisce dai bambini" [INTERVISTA]

Nelle elezioni comunali dell’8-9 giugno 2024 Gianni Fogliato veniva rieletto per la seconda volta sindaco di Bra.

La sua coalizione, nonostante un calo dell’affluenza dal 70,3% del 2019 al 61,98%, raccoglieva 7674 voti (53,68%) contro i 6623 voti (46,32%) ottenuti dal candidato del centrodestra Massimo Somaglia.

Ad un anno di distanza il sindaco braidese ha ricevuto il nostro giornalista nel proprio ufficio, facendo un bilancio di questo primo periodo del suo secondo mandato.

Sindaco Fogliato, cosa significa oggi, essere il primo cittadino di una comunità di quasi 30mila abitanti?

"Il ruolo di sindaco è “totalizzante” direi, nel senso che ti prende molta vita, a discapito purtroppo di quella famigliare. Ma è anche stimolante, nel senso che puoi percepire mille sfaccettature della vita di una città, tutte le problematiche e le bellezze, tutto ciò che i cittadini condividono, il bello e il meno bello insomma. Impegna molto, devi dare tutto, ti costringe ad essere costantemente aggiornato e a comprendere l’evoluzione della città e del territorio. Ultimamente mi muovo molto a piedi e cerco di essere presente, di incontrare le persone facendo come mi piace dire “ricevimento a cielo aperto”. La prossimità con la realtà cittadina è fondamentale".

 Si aspettava di essere riconfermato? Che tipo di campagna elettorale è stata quella del 2024?

"A dire il vero non ci pensavo troppo in quel periodo. In quei giorni eravamo molto concentrati sull’obiettivo e se devo definire la campagna elettorale con due aggettivi direi “intensa e corretta”.

 Quali sono le maggiori difficoltà di un sindaco oggi?

"Sono tante. La quotidianità prevede di affrontare temi strutturali, sociali, umani, ciascuno con le sue caratteristiche. Penso, come molti miei colleghi, che lo Stato non supporti abbastanza le attività dei Comuni e non parlo di questo governo in particolare, ma di un trend consolidato negli ultimi decenni. È come se non si capisse che sono principalmente i Comuni l’interfaccia delle 'Istituzioni' con i cittadini: tagliando i fondi, con i costi sempre in aumento, non si può andare incontro a tutte le esigenze dei cittadini".

 Perché ha mantenuto la delega alla Scuola, oltre ad altre come Bilancio, Finanze e Tributi e Sanità?

"Siccome siamo un comune al di sotto dei 30mila abitanti la Giunta è formata da soli 6 componenti, per cui è gioco forza che mi debba autoassegnare delle deleghe. Quella alla Scuola l’avevo già durante il mandato di Bruna Sibille e di questo gliene sono grato perché ritengo la Scuola un componente fondamentale per l’evoluzione di una comunità a 360°. Considero gli alunni delle scuole d’infanzia già oggi “cittadini a pieno titolo” non cittadini del domani. La Scuola va curata con attenzione, è il luogo deputato a formare cittadini adulti consapevoli, che in futuro renderanno più facile il lavoro a chi dovrà amministrare. Dagli studenti e dai ragazzi della Consulta Giovanile emergono sollecitazioni, proposte e stimoli fantastici, che mi sorprendono per acume e profondità di visione".

 Il compito principale di un sindaco qual è?

"Credo sia percepire le problematiche della sua collettività, far accettare decisioni magari difficili, e assumersene le responsabilità".

 Lei ci riesce?

"Lo spero … ce la metto tutta comunque!"

 Con i sindaci del Roero ha un buon rapporto?

"Ottimo. Mi piace lavorare territorialmente e devo ringraziare tutti i miei colleghi sindaci per essere interlocutori straordinari e appassionati, alla pari con Bra, che è sì il centro abitato più grande del Roero, ma fa parte del territorio in punta di piedi. Abitiamo un luogo incredibile, dove la “biodiversità” va valorizzata, come stanno facendo tante iniziative in pista, nelle quali i miei colleghi sanno coniugare ideali e praticità, per il bene di tutti".

 Quali sono per Bra gli obiettivi che si pone nel medio-lungo periodo?

"Abbiamo ottenuto risorse dai Fondi PNRR, che hanno interessato tutte le ripartizioni comunali e ringrazio fin d’ora tutti i responsabili, che svolgono ogni giorno un lavoro davvero importante. Proseguono i lavori su diversi cantieri, Palazzo Garrone, ex Mattatoio, nuovo asilo nido e scuola Montalcini. Cominceranno a breve interventi sulla rotonda di salita Orti e altre sistemazioni della rete stradale che vedono il mio assessore Walter Gramaglia molto “sul pezzo”. Tuttavia i fondi vanno poi gestiti, subiscono le opportune verifiche com’è giusto che sia, e vanno portati a casa il più velocemente possibile. Ho a cuore il progetto del parcheggio nell’Ex Scalo Merci, che coinvolge molti Enti, non solo il Comune di Bra: mi piacerebbe davvero vederlo realizzato nei prossimi anni".

 Alcuni imprenditori, come Baratti Milano ultimamente sembrano credere e investire nel braidese. Una soddisfazione?

"Certamente. A partire dal Gruppo Novi - Elah- Dufour che appunto ha deciso di ampliare la propria presenza industriale nella nostra città, devo ringraziare tutta l’imprenditoria braidese, perché ha caratteristiche di umanità e attenzione al sociale non comuni. Li ringrazio di credere fortemente nel nostro polo ITS Academy, che è in grande sviluppo e ringrazio davvero tutti gli imprenditori del nostro territorio per essere persone straordinarie e illuminate. Ricordiamoci che qui è nata Slow Food e ci sono aziende di livello mondiale assoluto, oltre a piccole e medie realtà che ci inviano in tutto il mondo".

 I lavori per l’adeguamento dello stadio “Attilio Bravi” per l’AC Bra promosso nel calcio professionistico si faranno?

"Entro questo mese avremo un consuntivo chiaro dell’investimento da fare e anche grazie all’interessamento della Regione Piemonte e del consigliere Daniele Sobrero dovremmo riuscire a far quadrare il piano finanziario. Per quanto riguarda la nostra parte faremo tutto il possibile, come ho detto in più occasioni, per dare una “casa” ad una realtà sportiva che si è fatta onore nello scorso campionato".

 Qual è il ruolo del mondo dell’associazionismo per una città come Bra?

"Fondamentale. L’associazionismo è una ricchezza inestimabile di cui siamo fieri e onorati. Le tante associazioni del nostro territorio, quelle delle frazioni e quelle del concentrico, svolgono un supporto alla municipalità che riconosco, apprezzo e ammiro. Senza di loro saremmo in gravi difficoltà in tante situazioni". 

 Da 1 a 10 quanto è innamorato di Bra?

"Dieci".

 Da uno a 10 quanto è impegnativo fare il sindaco a Bra?

"Dieci".

 Se la sente di dare un voto alla sua “squadra” in questo primo anno di lavoro insieme?

"Non c’è, per tutti noi, limite al meglio".

Silvano Bertaina

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